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L'isola di Gran Roque ha origini vulcaniche ed è dominata da un'altura sulla quale svetta un vecchio faro. Oggi un nuovo faro è stato costruito più in basso, ma l'antica torre rimane in alto a dominare tutta l'isola ed è forse uno dei primi particolari che si notano quando si scende dall'aeroplanino nel piccolo aeroporto. | |
Saliamo per la prima volta verso il vecchio faro in un caldo pomeriggio. Il sentiero comincia dalle ultime case di Gran Roque e ci colpisce il fatto che esso sia delimitato dalle solite enormi conchiglie (conchas) che abbiamo già trovato su tutte le spiagge dell'arcipelago. |
Sul crinale scorgiamo dei cactus tondeggianti veramente caratteristici, ed è una grande sorpresa quando leggiamo su un cartello dell'ente-parco nazionale che questi cactus sono i progenitori dei nostri... meloni! |
Dal pianoro che c'è ai piedi dell'erta finale che conduce al vecchio faro il panorama è veramente bello: lo sguardo può spaziare su tutta l'isola. Mi colpisce il fatto che la scogliera a settentrione (che dà sul versante disabitato di Gran Roque) sembra un paesaggio tipico della Cornovaglia o dell'Islanda, con rocce a picco sul mare e miriadi di uccelli marini che vi nidificano, su un mare in tempesta. Basta però girare gli occhi di 90° per scorgere una laguna tropicale, con il mare turchese e la barriera corallina ben visibile. |
Il tramonto visto dalla sommità col vecchio faro è spettacolare. Di sera incontriamo Fritz e Melissa e raccontiamo loro l'esperienza elettrizzante che abbiamo vissuto salendo in cima alla collina. Così ci diamo appuntamento per la sera successiva per un'escursione al faro da effettuare dopo cena con le mie due mini-torce ecologiche comprate da Decathlon. |
Melissa, Vincenzo e Fritz. [Lino sta scattando la foto] |
Facciamo la terza escursione il giorno dopo l'esperienza di Carenero. Decidiamo, infatti, di prenderci una pausa: avventurarci nell'island-hopping è emozionante, ma anche impegnativo perchè si sta tutto il giorno sotto il sole e - dalla padella nela brace! - tornare a Gran Roque nel tardo pomeriggio significa beccarsi gli spruzzi delle onde che, per la velocità dell'imbarcazione, risultano gelidi. |
... oggi sarà un giorno di relax: facciamo colazione tranquillamente, c'impegnamo in una mega-spalmata di crema solare con particolare cura delle parti che risultano particolarmente "bruciacchiate", salutiamo tutti i nostri amici che partono per la loro escursione.. ed eccoci qua: Gran Roque è tutta per noi. |
Il sentierino parte dalla laguna che si trova a fianco dela pista dell'aeroporto, dallla quale è separata da un boschetto di mangrovie. Esso è meno ampio e meno facile da percorrere rispetto a quello che conduce al faro. Il paesaggio, nella luce violenta della mattina, è da lasciare senza parole. |
Ben presto il sentiero si riduce a una flebile traccia per poi scomparire del tutto: Vincenzo - un vecchio classico! - comincia a trovarsi in difficoltà, ma io lascio che trovi la strada da sè... |
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