NANOOSE BAY

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L'attraversamento della Stretto Juan de Fuca, che separa l'Olympic Peninsula (USA) dalla Vancouver Island (Canada) dura circa un'ora e mezza. Sbarchiamo a Victoria che è pomeriggio inoltrato, ma il sole è ancora molto alto, sia perchè siamo ancora vicini al solstizio d'estate (siamo appena al 30 giugno), sia perchè siamo sul bordo occidentale del fuso orario.
Tuttavia, non abbiamo tempo per fermarci a Victoria: ripromettendoci di visitarla nei prossimi giorni, l'attraversiamo velocemente, gustandoci i suoi palazzi vittoriani e un cielo finalmente azzurrissimo, dopo il cupo grigiore dell'Hoh National park.
Il controllo del passaporto è velocissimo, in pratica una semplice formalità: il doganiere si limita a domandarmi se abbiamo armi, e, senza neanche aspettare la risposta si apre in un grande sorriso, come a dire: «Scusatemi, ma ho l'obbligo di chiederlo a tutti!».
Superata la dogana, troviamo subito la Highway 1 che corre verso nord: destinazione Nanaimo!

A Nanaimo ci aspettano Mary Ellen e Dwight per uno dei nostri scambi-casa, dopo che l'anno scorso la figlia di Dwight, Andrea, era venuta a Salina in viaggio di nozze col maritino inglese Tom.
Nonostante un fitto scambio di email con Mary Ellen, scopro solo adesso che la loro casa non si trova a Nanaimo, bensì altri trenta chilometri più a nord, il che porta a ben più di due ore il viaggio da Victoria. La località si chiama "Nanoose Bay", e riusciamo a trovarla dopo qualche difficoltà, anche stavolta contenti di avere fatto a meno del navigatore satellitare.
Il fatto è che...

...la casa di Dwight e Mary Ellen si trova a Fairwinds, un nuovissimo quartiere residenziale molto prestigioso che ancora pochi conoscono.
A noi è riservato il seminterrato che, a dispetto del nome, è un appartamentino molto panoramico, con tanto di sauna, terrazza vista-mare e un letto come mai ne abbiamo visti: un enorme materasso pieno di piume con un'anima più consistente. Lo so che è banale spendere così tante parole a proposito di un materasso, ma... lo merita veramente: un misto di duro-morbido che ci ha permesso di dormire divinamente!

Dwight e Mary Ellen abitano ai due piani superiori. La casa è meravigliosa, soprattutto l'ampio salone tutto circondato da vetri con una stupenda vista su Fairwinds, i boschi circostanti, il mare in fondo alla vallata e, in lontananza, le montagne innevate a nord di Vancouver.
L'ambiente è veramente accogliente e confortevole, anche grazie a un piacevolissimo sottofondo musicale che è una versione moderna della vecchia "filodiffusione" e che oggi corrisponde alla TV via cavo.

E su un divano così è impossibile non telefonare ad Annamaria, vero? Ma non basta: c'è pure la telefonata a Umberto che ci annuncia "grandi novità"... A quanto pare ci saranno presto fiori d'arancio...!

Il quartiere di Fairwinds.

Mary Ellen e Dwight sono sulla sessantina e di professione fanno i... milionari.
Lui è stato ingegnere chimico e ha lavorato nell'industria petrolifera su varie piattaforme off-shore in giro per il mondo, dall'Indonesia al Golfo del Messico. Lei ha iniziato come segretaria in un'industria petrolifera per poi finire a dirigere una piattaforma al largo della Louisiana... E' andata in pensione a 41 anni! Dwight, invece, ha lasciato il lavoro a 58 e a chi chiede loro cosa facciano al momento, rispondono: «Siamo investitori».
In pratica giocano in borsa. Tant'è che sono sempre attaccati ai loro PC per seguire l'andamento dei listini azionari di tutto il mondo, pronti a piazzare ordini di vendita o di acquisto. Si alzano a mezzogiorno, a meno che un corso di yoga o una lezione di cucina coreana non li costringa a "una levataccia verso le nove"!
Fanno sport (bicicletta, jogging, golf, nuoto, yoga,...) e non hanno alcun orario fisso nella loro giornata, nel senso che si può benissimo pranzare alle 4 di pomeriggio o fare colazione a mezzogiorno.


La parte antistante la casa di Mary Ellen e Dwight, in Goodrich Road.

tutta la zona denominata "Fairwinds" è un complesso di sviluppo urbanistico costruito secondo canoni tipicamente americani che da noi in Italia ha pochi esempi. Si tratta di un'immensa area boscosa dove sono state realizzate tante case con un impatto ambientale minimo. Tutta la zona è esclusivamente residenziale; non c'è alcun negozio e persino per un tozzo di pane è necessario utilizzare la macchina e recarsi in uno dei tanti centri commerciali vicini. Il sacrificio, però, è ben ripagato se si considerano la pace e la tranquillità che regna a Fairwinds. Ne sono dimostrazione i tantissimi cervi che brucano i prati placidamente; sono i timidissimi cerbiatti che niente hanno a che vedere con i temibili elk che incontreremo nel Parco di Yellowstone.

A Fairwinds c'è un immenso campo da golf all'insengna della massima libertà. Non ci sono steccati o recinti: la strada lo attraversa, i cervi vi pascolano tranquillamente e le buche sono nei backgarden delle case; una dimensione del tutto sconosciuta da noi, dove è tutto un proliferare di barriere fisiche e psicologiche!

La delinquenza qui è sconosciuta, come mi conferma Dwight. E comunque, se ci fosse un malintenzionato, un "feroce" cane da guardia è sufficiente per metterlo in fuga!!!

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