JACOB LAKE - GRAN CANYON
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Poche miglia fa eravamo ancora in pieno deserto: caldo afoso, polvere rossa, sassi e rocce. Dopo Coal Creek, però, la strada inizia a inerpicarsi con una serie di tornanti, e, nel giro di poche miglia, il paesaggio cambia completamente. La vegetazione s'infittisce, compaiono i primi abeti e si raggiunge quota 10.000 piedi sul livello del mare (oltre 3000 metri!).
Siamo nella Kaibab National Forest, lungo la strada che ci porta al versante nord del Gran Canyon. La foresta è molto bella; poche macchine, come al solito, cervi e tanto silenzio. Giungiamo in uno spiazzo con un'area di servizio e un «lodge»: Jacob Lake!
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Lo stupore è notevole quando, scendendo dalla macchina, avvertiamo la frescura dell'aria, per la prima volta dopo tante giornate torride. Poche miglia fa eravamo attorno ai 38°C di Coal Creek; adesso non ci sono più di 20°C.
Vincenzo si sente rinascere; io, invece, ci metto poco a sentire freddo, anche perchè ho un po' di febbre e non mi sento granchè bene. Per la notte troviamo alloggio in un'incantevole "cabin" che fa venire in mente la casetta di Biancaneve.
Ceniamo (anche se sono da poco passate le 18:00) al ristorante del "lodge", assaporando con piacere una zuppa calda. Tutto è buono: peccato solo che non abbiano una ...«Coca Cola gusto mushroom»! (???)
Dopo cena il sole è ancora alto e ci dedichiamo a una piacevole passeggiata digestiva nel bosco. L'aria profuma fortemente di pino, ed è tutto veramente rilassante, fino a quando non si sente una sorta di cupo ma fortissimo ruggito! Un orso? (Ci sono orsi nel nord dell'Arizona?) - Un puma? (Ma i puma non ruggiscono!). Beh, nè io nè Vincenzo abbiamo voglia di ritrovarci nel bel mezzo di un Superquark in diretta; e poichè qualunque cosa fosse era proprio vicino, decidiamo di darcela a gambe! Fùi! Fùi!
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La mattina dopo deviamo in direzione sud verso il Gran Canyon percorrendo la highway 67 che attraversa tutta la Kaibab Forest. Purtroppo per un lungo tratto gli alberi sono stati bruciati da un incendio, che, come apprenderemo in seguito, è sfuggito al controllo dei guardaboschi durante quello che doveva essere un incendio controllato.
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Il Gran Canyon è uno dei luoghi turistici più visitati degli Stati Uniti, ma gli spazi sono talmente grandi che la massa di persone si disperde senza mai dare la sensazione fastidiosa dell'affollamento. Inoltre noi visitiamo il «Northern Rim» del Gran Canyon, cioè il versante nord, che è molto meno frequentato rispetto al versante sud.
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Tutta l'area è molto verde. Una fitta foresta di abeti si estende fino al limitare del crepaccio.
Il «Southern Rim» di fronte a noi dista in linea d'aria circa 10 miglia (16 km), ma per andarci in auto si devono percorrere un lungo giro di 215 miglia (più di 300 km!)
Facciamo una piccola escursione a piedi fino a Bright Angel Point. Il percorso è molto agevole (infatti, incontriamo un sacco di "ciccione"), ma devo avere ancora un po' di febbre. Mi sarebbe piaciuto fare un'escursione a cavallo, ma "l'irrefrenabile entusiasmo" di Vincenzo di fronte a tale prospettiva mi fa escludere questo proposito.
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