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Gli IBAN di LEMANAK
Superato il bivio per Sri Aman, il nostro pick-up guidato da Lim ci lascia sulle rive di un fiume che dovremo risalire con una canoa. |
Il tragitto lungo il fiume dura una mezz'ora. Alla fine, dopo l'ennesima ansa, scorgaimo altre canoe ormeggiate sula riva, del fumo e una longhouse. Siamo arrivati a Lemanak! |
In giro, nella luce intensa del tramonto, non scorgiamo quasi nessuno. Lemanak è un villaggio costituito da due longhouse: la più grande è abitata dai residenti Iban; la più piccola è riservata ai turisti che hanno la ventura di giungere fin quaggiù. |
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ci aggrada, così - dopo tante esitazioni - prendiamo la seconda a destra, in modo da essere vicini all'uscita. La scelta è stata frutto di un ragionamento sofferto... |
Dopo esserci "faticosamente" sistemati, facciamo un giretto per il villaggio. Manca ancora più di un'ora perchè sia servita la cena, così siamo curiosi di vedere cosa c'è dentro la longhouse degli Iban. |
Questo groviglio nero che pende dal soffitto nel centro dello longhouse è un insieme di tre... teschi umani veri, che rappresenta un macabro memento di un passato non tanto remoto (fino agli anni '60 del '900) nel quale gli Iban erano attivi tagliatori di teste. In particolare un baldo ragazzotto che aveva intenzione di chiedere in sposa una fanciulla doveva presentarsi dai futuri suoceri con un bel set di teschi, a dimostrazione del proprio valore... Non sarebbe stata meglio una scatola di Baci Perugina? |
E' ora di cena e... Colpo di scena! ecco che ricompare il nostro autista Lim. Gli chiediamo come sia arrivato al villaggio e lui candidamente risponde: «Con la macchina!» Ma come?!? Allora è possibile arrivare a Lemanak in macchina! Perchè, dunque, tutta la manfrina dell'imbarco frettoloso del primo pomeriggio? La seconda risposta di Lim è per certi versi ancora più sconcertante della prima: «Perchè a voi turisti piace l'avventura e arrivare a Lemanak in auto sarebbe stato troppo facile...» No comment! |
Dopo la squisita cena torniamo nella longhouse degli Iban, dove è stata organizzata una serata di danza e musica in nostro onore. Una donna inizia a suonare degli strumenti a percussione che sembrano delle pentole col coperchio,... |
... il "vice-capo-villaggio" [al centro qui sopra] conduce il brindisi ufficiale e... il capo-villaggio [a destra] dà inizio alle danze, proponendo la bird dance.
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... si svolge in tre fasi, ognuna delle quali è aperta da un'invocazione collettiva: tutti in coro, col bel bicchiere colmo di vino-di-riso in mano, si grida: «huuuuuuuuhaaaaaa!» e si alza il bicchiere al di sopra della testa. |
La "bird dance" degli Iban. |
In una "long house" degli Iban, nel Borneo malese. Siamo a Lemanak e Lino viene coinvolto nella "danza delle due canne", detta anche "the broken leg dance" per ovvi motivi... |
Dopo le danze è il momento dello scambio dei doni. Vincenzo consegna al capo-villaggio il nostro piccolo presente di riso e spaghetti, e altrettanto fanno gli altri turisti. Alla fine si accumula una "montagnetta" di cibo che viene seduta stante ripartita tra tutti i nuclei familiari della longhouse, come si vede nelle due fotografie sottostanti: tutte le donne sono arrivate con borse, sacchetti, sporte, contenitori di vario tipo da riempire con quanto donato da noi turisti... |
Questo a me,... questo a te,.. questo a voi... |
La nostra seconda notte nella longhouse degli Iban. Siamo nella nostra... "gabbietta", protetti da una zanzariera integrale. Alle 21:00 non c'è molto da fare se non... guardare le stelle o leggere un libro di Patricia Cornwell. |
E' ora di fare la nanna. Vincenzo prosegue la sua appassionata lettura de "L'ultimo distretto" di Patricia Cornwell, utilizzando la torcia ricaricabile, il che rende l'atmosfera davvero perfetta per leggere un giallo. Ahhhh! Sarà certamente una notte tranquilla: chi mai potrà disturbarci qui nella jungla?
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