SERRA SAN BRUNO (VV)

Pagina precedente
Home Page
Pagina successiva

La Certosa

Dopo una ventina di chilometri fatta di tornanti e quasi costante salita, giungiamo a Serra San Bruno, un centro abbastanza grosso posto su un altopiano al limitare settentrionale dell'Aspromonte.
Serra San Bruno è famosa per... sì, anche per i funghetti sott'olio,... ma soprattutto per la Certosa che, a detta di molti, è uno dei quattro centri dove più intensa si può cogliere un'atmosfera di spiritualità. Gli altri tre dovrebbero trovarsi in Cambogia, in India e in Messico... Mah!

In effetti l'ambiente è un incrocio tra Il-nome-della-rosa e la saga di Re Artù, ed aleggia una calma veramente particolare.
Tuttavia più che lo spirito trascendente ci pervade... il richiamo della pancia e così ci dedichiamo anima e corpo (è il caso di dirlo!) ai deliziosi sandwich che Vincenzo ha preparato per l'occasione: bresaola e formaggio. E così non solo non abbiamo purificato lo spirito, ma ci siamo pure beccati un paio di punti di colesterolo ...

Anche la Certosa fu distrutta dal terremoto del 1783, anche se poi fu quasi interamente, con l'eccezione - chissà perchè - della torre di nord-ovest che ancora oggi si presenta diroccata.
Oggi il convento è abitato da monaci certosini di clausura, per cui non è possibile entrare , anche se sull'ala ovest c'è un piccolo museo aperto al pubblico che racconta la storia di San Bruno che morì qui nel 1101.

Stiamo godendoci l'estrema tranquillità dei boschi che circondano la certosa quando un gregge di capre si avvicina preceduto da un "ferocissimo" cane-pastore... Be', forse sarebbe più corretto dire un "cagnolino-pastore", visto che è poco più di un cuccioletto che avanza spavaldo alla guida del gregge, salvo perdere improvvisamente tutta la sua baldanza quando ci passa vicino.

Pagina precedente
Home Page
Pagina successiva