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Un nuovo giorno a Singapore: dopo un'abbondantissima colazione, c'incamminiamo a piedi verso... l'isola di Sentosa. Saranno circa 12 km che percorriamo in un paio d'ore. Attraversiamo il quartiere coloniale inglese con le tipiche casette a schiera; se non fosse per la temperatura superiore ai 30°C, l'altissima umidità e la vegetazione tropicale, potremmo benissimo essere a Londra! |
La seconda parte della nostra passeggiata, una volta lasciata la città, si svolge ai bordi di un'autostrada che costeggia la zona portuale. Non è particolarmente suggestiva, nè abbiamo una guida, dato che Sentosa non è rappresentata nella mia fedele mappa, essendo troppo lontana dal centro |
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Tuttavia abbiamo un preciso punto di riferimento: il Monte Faber, sulla cui cima si accede tramite una funivia. Confidiamo nel fatto che una struttura del genere sia prima o poi visibile, e infatti, dopo qualche esitazione, ecco laggiù il Monte Faber! |
Arriviamo a Sentosa e compriamo il biglietto per entrare nel parco (sono circa 40€ a persona, ma ne vale la pena). Nel prezzo è compresa una guida che ci dovrebbe accompagnare in giro per l'isola: la guida è un cinesino sui vent'anni con un sorriso che gli arriva alle orecchie, ma... si dimostrerà del tutto inaffidabile. Il programma prevederebbe di andare a vedere un acquario, ma io vorrei prima acquistare i biglietti di uno spettacolo serale che richiama sempre molti turisti, per evitare che i posti si esauriscano. Chiedo al cinesino se posso farlo e lui mi risponde di sì: eppure, comprati i biglietti in un paio di minuti,... pof!, il cinesino e il nostro gruppetto sono scomparsi. |
Accanto al "farfallario", c'è anche una grande voliera con tanti uccelli che, pur vivendo reclusi, possono comunque contare su tanto spazio a loro disposizione. Ed è qui che incontriamo un simpatico uccellino... |
L'incontro con un simpatico pappagallino! |
«Ue', Vincenz'!» |
Scopriamo un aspetto singolare del mondo degli insetti: in alcune specie l'ermafroditismo è molto diffuso. |
Lasciamo gli insetti e, dopo una piacevole passeggiata nella giungla, scendiamo verso l'Undersea World. |
L'acquario di Sentosa ci ricorda quello visto nel 2007 a San Francisco, ma questo si caratterizza per riprodurre perfettamente l'ambiente della barriera corallina. |
A sinistra: le "anguille-giardino": sono dei simpatici serpentelli che stanno col culetto sotto la sabbia e si lasciano cullare dalla corrente come delle alghe. |
Il "pirarucú", l'enorme pescione che abbiamo scoperto (e mangiato, poverino!) l'anno scorso in Amazzonia. |
Per restare in tema di "enormità": due simpatici granchietti dell'Alaska |
Due simpatici "draghi di mare": si tratta di una specie particolare di cavallucci marini; il maschio a sinistra, la femmina a destra. |
Continua il viaggio |