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SINGAPORE

Meduse luminescenti.

Una lezione di biologia marina: in una vasca laterale sono esposti sul fondo alcuni neonati di "squalo-bambù". Invece, nelle cellette superiori, viene evidenziato il progressivo sviluppo dell'embrione, da quello "appena fecondato" («newly laid»), a quelli via via più "vecchi" fino a un'età di 10 settimane. Interessante.

Lasciamo l'«Underwater World» e risaliamo verso Imbiah, che è il centro di Sentosa, dove è concentrata la maggior parte delle attrazioni. E' una camminata di circa 20 minuti, molto piacevole perchè attraversa la giungla. Il nostro prossimo obiettivo è uno spettacolo tridimensionale, più o meno del tipo di quelli visti nel 2007 a San Diego (California). Lo show è piacevole ma non eccezionale; semmai l'emozione più forte è quello dell'incontro col... cinesino-guida che per caso ritroviamo mentre facciamo la fila per lo spettacolo 3-D. Che faccia tosta! E' lui a vederci e ci viene incontro ridente e solare come se niente fosse successo. Io me lo sbrano. Lui continua a dire: «No problem! No problem!» Io lo incalzo: «No problem my feet!» Il cinesino indietreggia e mi rendo conto dello "scontro di civiltà" che sta avendo luogo: lui con la tipica flemma asiatica, io con la frenetica nevrosi occidentale... La cosa finisce lì, ma mi sento un po' in colpa;... forse dovrei immergermi per qualche ora nella quiete di un tempio buddista e imparare un po' di filosofia orientale.

Dopo il pranzo, a base di delizie prese dal buffet della colazione, ci spostiamo verso la zona di Palawan Beach. Qui assistiamo a uno spettacolo di delfini rosa che fanno acrobazie in una baia. Anche in questo caso niente di paragonabile alle meraviglie viste al Sea World di San Diego, però è bello godere l'atmosfera di una spiaggia tropicale.
Passeggiando sulla sabbia ci ritroviamo nel "punto più meridionale dell'Asia continentale". In effetti, ci sono le isole dell'arcipelago indonesiano che sono ancora più a sud, ma, appunto, sono isole esterne alla piattaforma continentale. Ad Antonino questo particolare piacerà.

Ed ecco il gran finale della nostra giornata a Sentosa: lo spettacolo intitolato «Songs of the Sea»! L'ambientazione è già di per sè molto suggestiva: un tipico villaggio su palafitte di pescatori malesi a poca distanza dalla spiaggia. Prendiamo posto in una specie di anfiteatro che guarda il mare e aspettiamo che cali la sera. Infatti, è indispensabile che ci sia buio perchè lo spettacolo Songs of the Sea possa essere apprezzato pienamente. Ed è bellissimo!

E' uno show che combina fuochi pirotecnici e giochi d'acqua, in una sequenza di effetti coordinati dal computer. Da solo vale l'escursione a Sentosa. Inoltre, è anche uno spettacolo teatrale nel quale interagiscono attori in carne e ossa con dei personaggi tipo-cartoni-animati...

... le cui immagini vengono proiettato su uno schermo di acqua vaporizzata. L'effetto è veramente sorprendente, poichè il muoversi incessante delle goccioline d'acqua crea un'immagine tridimensionale molto particolare.

Continua il viaggio