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Da CAFAYATE a SALTA: la Quebrada de las Conchas
L'indomani il viaggio di ritorno verso Salta chiude un loop: dopo aver percorso la Ruta Nacional 40, oggi imbocchiamo la Ruta 68 che attraversa la Quebrada de las Conchas (il Canyon delle Conchiglie), che teoricamente è bello quanto la Quebrada de las Flechas, ma che, però è molto più facilmente raggiungibile, per cui non c'è quell'atmosfera di estremo isolamento che ci siamo goduti ieri. |
Poco dopo aver lasciato Cafayate, le verdi colline di vigne (che fanno di questa regione il "Chianti del nord-ovest argentino"), lasciano già il posto al rosso della roccia: siamo nella zona chiamato "Los Medanos", e dopo neanche mezz'ora di tragitto Luís ferma l'auto in un angolo di paradiso: il sole caldo del mattino e una luce fortissima rendono megiche le rocce circostanti, e noi ci divertiamo a scattare tante foto tra cactus, dune e rocce che il vento ha eroso nelle solite fome bizzarre già viste nel west degli Stati Uniti. |
Di nuovo in auto, ma dopo pochissimi chilometri ci troviamo già di fronte a un altro spettacolo della natura: la zona si chiamo Los Castillos, poichè qui alcune formazioni rocciose si ergono come se fossero dei castelli. |
Il "Titanic" argentino! |
Las Ventanas |
El Río de las Conchas |
Quasi all'estremità nord della Quebrada de las Conchas si trovano due anfratti; il primo, per la sua conformazione quasi perfettamente rotondeggiante, si chiama "Anfiteatro". Il nome, peraltro, è ulteriormente giustificato dal fatto che il luogo ha un'acustica perfetta. |
El Anfiteatro |
Il secondo anfratto: la Garganta del Diablo. |
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