FRANCISQUI

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Secondo giorno a Los Roques e seconda escursione: oggi si va a Francisquí. Anche in questo caso il tragitto da percorrere in mare è molto breve: poco meno di un quarto d'ora, anche se in realtà impiegamo un po' di più perchè facciamo una piccola deviazione...
Avete presente la tipica vignetta dell'isoletta con la palma e il naufrago che appare puntualmente su "La settimana enigmistica"? Ebbene, passiamo per un posto così dove, per giunta, non c'è nemmeno la palma: solo un banco di sabbia in mezzo al mare!

Nell'arcipelago di Los Roques ci sono diversi banchi di sabbia più o meno affioranti, in base alla marea. Qui li chiamano "pelonas". Una coppia di turisti venezuelani che è sulla nostra stessa lancha ha chiesto di essere lasciata sulla pelona tra Francisquí e Gran Roque... Noi e il resto della ciurma li guardiamo come se fossero un po' matti. E' vero: hanno due ombrelloni e la loro cava, però...

...l'idea di restare così tutta la giornata in mezzo al mare senza nient'altro attorno... Be', alla fine giungo alla conclusione che tutto sommato non mi dispiacerebbe. Per quanto riguarda la coppia che "depositiamo" sulla pelona, lui sembra divertito, lei un po' perplessa. Le sue ultime parole a noi che ci allontaniamo con la barca: «¡Que no se olviden de nosotros que nos morimos aquí y...!» Il motore della lancha che accelera smorza la parte finale della frase, ma lo sguardo quasi implorante della donna è molto eloquente...

Arriviamo a Francisquí che a me è sembrata più bella di Madrizquí, in particolare per la stupenda laguna che si apre davanti la spiaggia principale. L'acqua è turchese, calda e arriva non più in alto del ginocchio. Sembra un'enorme, sconfinata vasca da bagno,... il posto ideale dove... dare lezioni di nuoto. Però...

...come maestro di nuoto fallisco miseramente! Certo, però, che se l'alunno non collabora, c'è poco da fare!

A Francisquí c'è un'unica costruzione e si tratta di un ristorante. Noi abbiamo con noi la nostra fedele cava, però Guillermo ci ha prenotato un tavolo per il pranzo offerto dalla Posada Acquamarina a mo' di "risarcimento" per un piccolissimo inconveniente verificatosi la sera prima (se ne parlerà in seguito)...
L'appuntamento per il pranzo è fissato per le 13:30;... nel frattempo ne approfittiamo per scoprire le bellezze di Francisquí.

Facciamo una passeggiata lungo la costa settentrionale dell'isoletta, che è quella più esposta all'oceano Atlantico, anche se le onde arrivano sulla spiaggia smorzate, dato che s'ingrangono sulla barriera corallina poco distante. La sensazione è strana poichè si sente il forte fragore delle onde, ma sotto riva il mare è calmissimo.

Un boschetto di mangrovie ci impedisce di andare oltre, ma non importa, dato che è già l'una passata e dobbiamo tornare al ristorante: il pranzo ci aspetta!
Il menu è tipicamente venezuelano: la specialità della casa sono le aragoste che, però, noi preferiamo non mangiare: le poverine sono tenute prigioniere in alcune grosse nasse e passerebero in pochi istanti dall'acqua di mare all'acqua bollente!
Nel menù vedo che si potrebbe ordinare il mitico tostón pisao, che mi riporta a una vecchissima canzone di salsa. Dovrebbe trattarsi di un piatto a base di pesce, ma Guillermo dice che farei meglio a ordinare qualcos'altro poichè lo definisce una ricetta per chi ha lo stomaco forte. Sono tentato dal provarlo comunque, poi però ripiego su un ordinario risotto ai frutti di mare, il che mi spinge a essere deluso da me stesso,... però pazienza: il mito del tostón pisao continuerà fino al prossimo viaggio in Venezuela!

Dopo pranzo decidiamo di non avventurarci nella nostra solita passeggiata digestiva perchè è appena il secondo giorno di vacanza e il sole a Los Roques è micidiale: nonostante il nostro burqa di crema solare cosparsa su tutto il corpo, riteniamo poco opportuno stare al sole nelle ore più calde del giorno. problema che non sembra avere Benedetta, che, col compagno Lorenzo, è la nostra vicina di ombrellone: Lorenzo e Benedetta sono due simpaticissimi bancari di Bologna e, come noi, alloggiano alla Posada Acquamarina.

Quando il sole non è più allo zenit, ci avventuriamo allo scoperta della parte sud di Francisquí, che è la parte più remota e solitaria. Il posto è veramente strano: sembra una palude perchè tutta la parte retrostante la spiaggia è inondata d'acqua. In realtà si tratta di acqua di mare che resta qui intrappolata quando la marea si abbassa. La cosa che più colpisce è la temperatura dell'acqua che è caldissima esattamente come quella dello scaldabagno; il colmo è che vediamo tanti pesciolini. Ma come fanno a non finire... "lessati"?

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