CAYO PIRATA

Pagina precedente
Menu principale
Pagina successiva

In effetti riusciamo ad attraversare abbastanza agevolmente il tratto di mare che separa Madrizquí da Cayo Pirata: incontriamo qualche difficoltà soltanto nel primo tratto perchè per una decina di metri il fondale è costellato di una miriade di frammenti di coralli rotti - ahi!-ahi! - per cui dobbiamo procedere con estrema cautela. Fortunatamente in breve tempo il fondale ridiventa sabbioso, e da quel momento l'unica preoccupazione è che non si bagni la macchina fotografica. Ma la marea è veramente calata e in pochi istanti siamo a Cayo Pirata!

Cayo Pirata è un isoletta ai margini del flusso turistico che da Gran Roque riversa a Madrizquí frotte di gitanti. Qui vivono tre o quatro famiglie di pescatori che continuano imperterriti a svolgere le loro attività, indifferenti agli occhi dei turisti curiosi e indiscreti (tra questi anche noi!) che passano da queste parti.
Le abitazioni sono poco più che semplici tettoie. In una di queste troviamo un pescatore che sta pulendo alcuni polpi nel silenzio più totale. Non ci guarda neanche passare, come se fosse in una dimensione tutta sua.

Oltrepassiamo il minuscolo borgo di pescatori e ci ritroviamo in una spiaggia solitaria che volge a oriente e che continuaimo a percorrere assaporando l'estrema tranquillità del momento.
A un certo punto riceviamo una visita:...

Un simpatico cagnolino nero con una strisciabianca sul petto ci sta seguendo, giocherellando allegramente attorno a noi. Si vede che è mansueto: ha la faccia veramente... "buonina" e trotterella accanto a noi, fino a quando si ferma e, puntando in lontananza, comincia ad abbaiare.
Noi non scorgiamo niente o nessuno, ma la bestiola deve aver avvertito qualcosa, poichè il suo abbaiare è sempre più deciso. a un certo punto, in effetti, in fondo al prato vediamo una sagoma avvicinarsi verso di noi. Il cagnolino continua ad abbaiare e il tizio comincia a tirargli delle pietre, una delle quali va a segno! Il cagnolino allora, dimostrandosi furbissimo, si rifugia... tra le nostre gambe! Qui ha capito che può stare al sicuro, mentre dal canto nostro speriamo che anche l'«indigeno» sia altrettanto "furbissimo" da non prendere a pietrate anche noi...

Vincenzo chiede al tipo come mai tiri le petre al cagnolino, e lui risponde...: «¡Ese maldito perro es un mata-gallinas!»
Sembra una bestiola indifesa, ma a quanto pare ha ucciso quattro galline al povero pescatore, e da queste parti non è poco. Il cagnolino non può che beccarsi l'inevitabile ramanzina di Vincenzo!

Pagina successiva