Vanuatu - Uluru6 luglio - 3 agosto 2012

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MATARANKA Thermal Pools

Partiamo da Larrimah nell'ennesima mattinata di sole splendente. Oggi la prima tappa è poco meno di 100 chilometri a nord: è l'Elsey National Park, una riserva poco nota e molto piccola se paragonata agli enormi parchi nazionali australiani, come il Kakadu. Qui l'attrazione principale è costituita da alcune sorgenti termali. Dato che alle Vanuatu, tra influenza e temperatura non particolarmente elevata, non abbiamo fatto alcun bagno a mare, la prospettiva di un tuffo in una sorgente di acqua calda appare particolarmente piacevole.

Proprio all'ingresso del parco c'è una casa in legno. All'ingresso leggiamo: «We of the Never Never». Si tratta dell'abitazione di Jeannie & Aeneas Gunn che, all'inizio del 1900, si sistemarono da queste parti. Lei, successivamente, in un libro autobiografico, descrisse l'esperinza pionieristica che la spinse in un ambiente allora così ostile, soprattutto a una donna.
La storia: Aeneas Gunn aveva acquistato una quota di una mandria di mucche, il che lo costrinse a spostarsi da Port Darwin, sulla costa, a Mataranka. La moglie Jeannie si rifiutò di lasciar andar via il marito per un tempo lungo e imprecisato e si ostinò nella sua decisione di volerlo seguire all'interno. Jeannie fu la prima donna bianca a giungere in un territorio abitato da aborigeni, mucche e pochi avventurieri bianchi (tutti maschi).
Le vicende, realmente accadute, furono raccontate nel romanzo «We of the Never Never» che oggi è considerato una specie di «Via col Vento» australiano.

Le sorgenti termali di Mataranka hanno una temperatura costante di 34°C, ed è , quindi, quasi la temperatura corporea.
Tutta la zona è ricca d'acqua, anche perchè siamo nei pressi del fiume Roper, e ciò ha permesso la crescita di un rigoglioso palmeto: finalmente un po' di verde dopo l'aspetto brullo dell'outback!
Il paesaggio diverso è sintomatico anche di un altro cambiamento: l'area di Mataranka segna il confine ideale tra il Red Center e il Top End: in pratica, da ora si entra nella fascia tropicale dell'Australia. Darwin è sempre più vicina!


Il fiume Roper.


CUTTA CUTTA Caves

Poco dopo mezzogiorno lasciamo Mataranka e proseguiamo verso Katherine, l'unico centro degno di tale nome tra Darwin e Alice Springs.
Circa 25 km prima di Katherine ci sono le "Cutta Cutta Caves", cioè delle grotte con delle belle (non bellissime) formazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti. Il biglietto costa 15 dollari a testa e, col senno di poi, avremmo potuto risparmiare tempo e denaro, poichè abbiamo visto grotte migliori in giro per il mondo. Intendiamoci: non che sia un brutto posto, tuttavia le "Cutta Cutta Caves" non hanno un fascino particolare, anche perchè sono relativamente piccole.

Le grotte si raggiungono dopo una piacevole camminata di poco superiore al chilometro attraverso il bush. Hanno un'unica entrata, attraverso la quale passano sia i visitatori umani, sia diversi altri esserini nella maggior parte... "striscianti" (come serpenti, ragni e gechi), oppure "svolazzanti" (come i pipistrelli).
Come spesso acade nelle grotte, le guide si divertono a immaginare la rassomiglianza tra le varie formazioni calcaree e improbabili personaggi: da Lincoln alla strega, da Napoleone a... Scooby Doo!
Per quanto mi riguarda io sono riuscito a vedere solo un... "gelato vaniglia e cicoccolato" [foto sopra a sinistra], là dove un ammasso di calcare nell'ultima stagione delle piogge è stato prima sommerso dall'acqua fangosa e poi parzialmente lavato da altra acqua che s'infiltra dalla volta della grotta.

Oggi non abbiamo percorso tanti chilometri, tuttavia abbiamo fatto un paio di escursioni e dobbiamo scontare la fatica dei lunghi spostamenti dei giorni precedenti. Per questo è con vero piacere che ci sistemiamo nel campergound migliore della nostra traversata del Northern Territory: il Knotts Crossing. Oltre ad avere trovato un powered site per Priscillo, abbiamo anche la possibilità di usufruire di un bagno privato, il che non è male. Inoltre, il Knotts Crossing è in posizione ideale: a cinque minuti dal centro di Katherine (dove troviamo uno stupendo ufficio informazioni e un grosso centro commerciale) e sulla strada per il Nitmiluk National Park, che visiteremo domani.

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