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DEVILS MARBLES
Anche la nostra prima notte trascorsa a bordo di Priscillo è stata un successo. Abbiamo dormito comodamente e soprattutto al calduccio, grazie al piumone che è in dotazione. Per ogni evenienza, io ho una coperta di scorta (proveniente da Uluru): non per niente il mio nome, tradotto in inglese, è quello dell'irresistibile Linus, il simpatico personaggio dei Peanuts perennemente in simbiosi con la sua coperta!
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La mattinata è freschetta, nonostante il bel sole splendente che ci accompagnerà per tutta la nostra permanenza nel Northern Territory. |
I Devils Marbles sono un posto incredibile: su un pianoro alquanto brullo, si distendono centinaia di massi perfettamente sferici che creano un'atmosfera surreale, sia per la loro forma, sia perchè alcuni sono collocati in posizioni realmente improbabili, uno sopra l'altro, a sfidare le leggi della fisica. Si tratta di massi granitici erosi dall'acqua e dal vento che per gli aborigeni - non c'è neanche bisogno di dirlo - hanno un significato sacro [uòra iddi!]. |
... secondo il mito, questi massi rotondi sono le uova del serpente-arcobaleno (il creatore del mondo) che aveva il nido da queste parti. Da queste uova sarebbero nate la terra, l'acqua e l'aria: |
Ovviamente, in un luogo così sacro, ogni danneggiamento causato dall'uomo viene considerato causa di chissà quale maledizione divina... Immaginate cos'è successo quando nel 1953 un "ovetto" di 8 tonnellate (!) fu prelevato da «Karlu Karlu» per essere trasportato ad Alice Springs allo scopo di farne un monumento dedicato a John Flynn, il fondatore del Royal Flying Doctor Service [il servizio dei "dottori volanti", cioè quei medici che pilotavano degli aeroplanini per andare a visitare i pazienti, nelle sperdute fattorie e nei remoti villaggi dell'outback australiano]. |
Alla fine della nostra visita ai Devils Marbles, risaliamo sul nostro Priscillo e ci rimettiamo in marcia verso nord, in direzione Tennant Creek... |
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