Vanuatu - Uluru6 luglio - 3 agosto 2012

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Ayers Rock: ULURU

Stendiamo un velo pietoso sulla parentesi dell'influenza che mi ha visto protagonista a Brisbane al ritorno delle Vanuatu, e passiamo direttamente alla fase successiva che ci vede su un volo della Virgin Australia verso Uluru, via Sidney.
Partiamo all'alba, accompagnati all'aeroporto da Ian, il padrone di casa di Murrumba Downs, il quale - sembra quasi una beffa - lavora per un'azienda che produce... vaccini per l'influenza! [Sua moglie si chiama Deirdre ed è una dottoressa. Entrambi sulla sessantina, non fanno altro che "litigare sottovoce", per non far sì che noi non ce ne accorgiamo. Tuttavia non può sfuggirci il particolare di una voluminosa coperta che la leggiadra mogliettina tira fuori da un ripostiglio e appioppa al marito, dicendo: «Tie': tu stanotte dormi in garage sulla jeep!»]
Lasciamo stare le diatribe matrimoniali e torniamo a dedicarci al nostro viaggio verso Uluru.

Il volo verso il cuore dell'Australia procede sonnacchioso. Vincenzo si tuffa nel libro che lo ha "rapito" («L'ombra del vento» dello scrittore catalano Carlos Ruiz Zafón), mentre io faccio altrettanto con un libro trovato a Port Vila: «Digital Fortress» di Dan Brown, che in Italia è uscito col titolo di «Crypto».
Quasi contemporaneamente, come se richiamati da una forza misteriosa, interrompiamo la lettura delle pagine che ci hanno così coinvolti e guardiamo per un attimo fuori dal finestrino ed... eccolo là! Lo riconosciamo subito: è Uluru, il monolìto che tant volte abbiamo visto in TV e che adesso ci dà il benvenuto, ergendosi imponente in una pianura che si estende tutt'intorno per migliaia di chilometri quadrati.
Poco più in là riconosciamo anche...

... il piccolo gruppo dei Monti Kata Tjuta, che ci siamo ripromessi di visitare dopo Uluru.

All'aeroporto di Ayers Rock abbiamo prenotato una macchina, e con sorpresa scopriamo che ci hanno riservato una bel pick-up 4x4 che è un piacere guidare... Uluru, aspettaci!
Dopo essere stati nel Queensland nel 2009, stavolta il nostro viaggio ci porta alla scoperta del Northern Territory. Si tratta del terzo stato per dimensioni dell'Australia, essendo esteso oltre un milione e mezzo di chilometri quadrati; eppure, in tanta vastità, sembra incredibile ma abitano appena duecentomila persone (o poco più)... In pratica gli abitanti di una città come Messina in un'area vasta cinque volte l'Italia!
Il monolìto di Uluru è una delle icone turistiche più fotografate e "inflazionate" dell'Australia, e, in effetti, non riesco a smettere di fotografarlo! E' il nostro primo pomeriggio a Uluru, e, dopo aver preso posto nel nostro bungalow all'Ayers Rock Resort, percorriamo un tratto di 20 km per avere un primo assaggio del outback australiano.

E' già pomeriggio inoltrato quando abbiamo il nostro primo incontro ravvicinato con Uluru. L'atmosfera è particolarmente suggestiva perchè in giro ci sono pochissime persone. Inoltre il sole, che si abbassa all'orizzonte, "gioca" con la vegetazione utilizzando un'intera tavolozza di colori: l'azzurro intenso del cielo, il rosso del terreno, il bianco-paglia dei cespuglietti, il nero delle ombre che si allungano... Veramente bello.

Il tramonto nel parcheggio del supermercato all'Ayers Rock Resort.

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