SEATTLE

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E' il nostro primo pomeriggio a Seattle e decidiamo di calarci subito nella realtà locale visitando un'attrazione molto particolare: andiamo a Everett, un sobborgo che si trova una quarantina di chilometri a nord della città dove c'è la sede della Boeing, la fabbrica degli aerei made-in-USA concorrente dell'altra grande azienda leader mondiale nella produzione di aeromobili: l'Airbus che ha sede a Tolosa (in Francia).
Col pulmino che ci porta ad Everett (insieme a tre ragazze coreane e una coppia americana) passiamo davanti alla fabbrica vera e propria dove vengono fisicamente assemblati gli aerei: è l'edificio che, per volume, è il più grande del mondo!

Il tour degli impianti della Boeing ha inizio in un edificio che si chiama "Future of flight" e che è una sorta di museo dove si racconta la storia della prestigiosa azienda. Prima di visitare la fabbrica, assistiamo alla proiezione di un filmato che racconta tutte le vicende che hanno accompagnato la vita di questa prestigiosa compagnia. Ovviamente vengono anche snocciolati i numeri che contraddistinguono la Boeing, alcuni dei quali sono veramente impressionanti!

I dipendenti sono quasi 30.000! In pratica è come se tutti gli abitanti di una cittadina di media ampiezza (come Milazzo) fossero tutti impiegati qua dentro. Ovviamente l'ingresso e l'uscita di un numero così elevato di dipendenti crea problemi di traffico non indifferenti. Per questo, proprio per evitare una marea di autoveicoli che contemporaneamente si riversi su Everett, è stato adottato un sistema di orario "scaglionato": l'ingresso è previsto a gruppi a partire dalle 6 di mattina fino alle 9. Analogamente, l'uscita è diluita tra le 14 e le 17.

Ma gli impianti non restano mai deserti: sia pure in numero molto più ridotto, operai e tecnici restano al lavoro anche nelle ore notturne. La fabbrica è una vera e propria città: ci sono scuole, ristoranti, chiese, palestre e un tunnel sotterraneo che si sviluppa per oltre dieci chilometri, "affollatissimo" dai maratoneti che lo scelgono per allenarsi al coperto durante le fredde giornate invernali!
Facendo parte di un tour organizzato, siamo autorizzati a entrare, con una guida, dentro la fabbrica. Il giro all'interno dura circa un'ora e mezza e prima siamo stati cortesemente "invitati" a non scattere fotografie e a... fare pipì! Ciò perchè all'interno degli impianti, durante la visita guidata, non è possibile andare in bagno! Il divieto è scattato da quando si è scoperto che dai bagni della fabbrica falsi turisti (ma in realtà spie industriali) mandavano foto e filmati verso l'esterno grazie alle diavolerie della tecnologia moderna!

Non abbiamo potuto scattare foto nè girare filmini all'interno della Boeing, ma questo filmato preso da "Repubblica" rende bene l'idea su come si costruisce un aereo.

Rientrati a Seattle, trascorriamo il resto del pomeriggio nella zona del "fronte del porto". Il litorale è molto carino e, soprattutto, luminoso! Finalmente la nuvolaglia grigia si è decisa a lasciare il posto a un cielo azzurro e limpido che ci fa bene sperare per i giorni seguenti.

Anche il lungomare è semi-deserto, a testimonianza di quanto per la maggior parte degli Americani il week-end sia da dedicare alle pantofole e al divano, impegnati nel passatempo preferito: una partita di baseball o football, bevendo birra in compagnia di amici.

Concludiamo la serata in un ristorante vietnamita, ancora una volta fedeli alla nostra passione per la cucina orientale.

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