NANOOSE BAY - BEACHCOMBER BAY

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Dopo la piacevole ascesa a Notch Hill, Dwight ci porta in un altro posto per certi versi ancora più magico. Si tratta di una piccola baia chiamata Beachcomber Bay che è in un'area un po' fuori mano. Per raggiungerla devo "subire" una ventina d'interminabili minuti di buriedda frisca con la solita jeep decappottabile. Uffa!
Comunque, ne è valsa veramente la pena: la foresta arriva direttamente sul mare e il litorale è caratterizzato da un alternarsi di calette sabbiose e di roccia basaltica. Il silenzio è totale e avvistamo...

... un'altra aquila americana! Dwight dice che Beachcomber Bay è un ottimo posto per il birdwatching. Lui e Mary Ellen vengono spesso qui a trascorrere intere giornate in perfetta soltudine, leggendo libri, ascoltando musica, avvistando uccelli, pescando ostriche giganti che vivono in abbondanza nell'acqua bassa e calma della baia e... guadagnando qualche migliaio di dollari giocando in borsa tra un'attività e l'altra, dato che il computer portatile è sempre con loro.

Torniamo a casa e troviamo una piccola ospite: è una bimba che un paio di volte a settimana viene affidata a Mary Ellen dalla mamma-single che non può occuparsene per problemi di lavoro. Mary Ellen non ha avuto bambini (Dwight ha due figlie da un precedente matrimonio) e così si presta volentieri a quest'attività di baby-sitter.

Oltre alla bimba, c'è un'altra ospite: è Jude, un'arzilla signora sulla settantina che è vicina di casa. Jude vive da sola e, ovviamente (dato che abita a Fairwinds) è anche lei ricchissima, essendo la vedova di un calciatore che giocò nella nazionale dell'Inghilterra nei primi anni '60:... un certo White, mi pare.

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