HOH RAIN FOREST
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Inverni relativamente miti (con la temperatura che raramente scende sotto gli 0°C), estati fresche (superare i 25°C è un evento insolito), una piovosità costante che, nell'arco di un anno, determina non meno di 3600 millimetri di pioggia... Sono questi i presupposti che hanno creato un ecosistema unico. |
L'Hoh River è uno dei tanti corsi d'acqua che scorrono verso l'Oceano Pacifico dalle vette più alte del Monte Olimpo dove alcuni ghiacciai resistono ai cambiamenti climatici. |
Conifere e aceri imponenti convivono con muschi e felci in un trionfo di vita vegetale. La competizione tra le piante per lo spazio vitale è feroce. Le piante epifite (cioè che crescono su altre piante dalle quali assorbono le sostanze nutritive per loro indispensabili) hanno vita relativamente facile, rispetto ad altre piante che, invece, necessitano obbligatoriamente di suolo libero per poter crescere. Comunque, quegli alberi che riescono a superare le prime fasi di sviluppo diventano veramente maestosi... |
Soltanto nel Yosemite e nel Sequoia National Park in California esistono degli alberi ancora più grandi di questi giganti verdi... Un giorno andremo anche lì... |
Dal Visitor Center cominciamo a percorrere un sentiero che si sviluppa per una lunghezza di poco meno di un chilometro e mezzo e che ci porta in un posto chiamato «Hall of Mosses», traducibile come la "Cattedrale dei muschi". In effetti, il muschio che cresce sugli alberi è veramente maestoso, e ciò è dovuto al fatto che il sentiero si è inerpicato su una piccola altura. Così quassù gli alberi (e il muschio che li ricopre) si sono salvati dalle inondazioni che ciclicamente colpiscono le piante che crescono lungo le rive del fiume Hoh. |
«Hall of Mosses». |
Dopo la «Hall of Mosses», c'incamminiamo lungo un sentiero che stavolta è molto più lungo: si tratta del trail che porta al Ghiacciaio Blu; è lungo ben 27 chilometri e, ovviamente, noi lo percorreremo solo per un breve tratto. |
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