HOH RAIN FOREST
|
La Hoh House si trova a un paio di miglia dal litorale che si affaccia sull'Oceano Pacifico. I suoi proprietari la reclamizzano come la casa più vicina a Ruby's Beach, un angolo di paradiso che è stato uno dei motivi che ci ha spinto fin qui. La sera del nostro arrivo nella Hoh House non troviamo nessuno ad accoglierci: la porta è aperta, e sul tavolo c'è una lettera della proprietaria - una certa Hope Olson - che ci augura una buona permanenza. Il caminetto, però, è acceso e l'ambiente è confortevole. Una buona cenetta e si va a nanna: il jet-lag e il lungo trasferimento in auto da Seattle si fanno sentire. |
«Lino, hai chiuso la macchina?» |
L'estremità occidentale della Olympic Peninsula è una delle zone più selvagge degli Stati Uniti. Persino nella stagione estiva non sono tantissimi i turisti che si spingono fin qui. Di conseguenza anche l'offerta di servizi è limitata, |
In ogni caso l'emporio è chiuso. A noi, però, poco importa perchè fortunatamente abbiamo già provveduto a riempire lo zaino di cibo e acqua: i mitici "panini al tacchino-pomodoro-insalata" di Vincenzo sono una prelibatezza... Speriamo che non attirino l'attenzione di qualche orso! |
La Hoh Forest è il regno del muschio e delle felci. E del silenzio più assoluto. Una leggenda indiana dice che persino gli alberi trattengono il respiro per non deviare le goccie di pioggia dal loro cammino [e ciò spiegherebbe come mai all'interno della foresta sembra che non ci sia mai vento]. |
Pagina successiva |