HOH RAIN FOREST

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La Hoh House si trova a un paio di miglia dal litorale che si affaccia sull'Oceano Pacifico. I suoi proprietari la reclamizzano come la casa più vicina a Ruby's Beach, un angolo di paradiso che è stato uno dei motivi che ci ha spinto fin qui. La sera del nostro arrivo nella Hoh House non troviamo nessuno ad accoglierci: la porta è aperta, e sul tavolo c'è una lettera della proprietaria - una certa Hope Olson - che ci augura una buona permanenza. Il caminetto, però, è acceso e l'ambiente è confortevole. Una buona cenetta e si va a nanna: il jet-lag e il lungo trasferimento in auto da Seattle si fanno sentire.
La mattina successiva eccoci in gran forma, pronti a iniziare l'esplorazione della Hoh Rain Forest, partendo dal Parco Nazionale che dista una ventina di chilometri. La strada costeggia l'Hoh River (qui tutto è... «Hoh») e il tempo continua imperterrito a essere uggioso...

«Lino, hai chiuso la macchina?»
«No, Vincenzo, non l'ho chiusa... Non credo proprio che sia d'uopo chiuderla... Non c'è anima viva per miglia e miglia,...»
«"Anima viva" magari no; qualche "vampiro", però, potrebbe esserci...»
Vincenzo ha ragione. Siamo nei pressi di Forks e La Push, i due piccoli centri nei quali si aggirano i vampiri della saga di «Twilight»...
Ma di questo parleremo in seguito. Per oggi si va nella Hoh Forest!

L'estremità occidentale della Olympic Peninsula è una delle zone più selvagge degli Stati Uniti. Persino nella stagione estiva non sono tantissimi i turisti che si spingono fin qui. Di conseguenza anche l'offerta di servizi è limitata,
A pochi minuti dall'ingresso del parco troviamo quello che sulla cartina è indicato come un luogo dove trovare cibo e bevande. Il nome di tale posto è «Hard Rain», ma ciò che più inquieta è il cartello che senza giri di parole etichetta questo negozio come: «Last Chance» (="Ultima possibilità"). In pratica, da qui in poi non c'è alcuna seranza di trovar da mangiare, a meno che non ci si voglia cibare di bacche.

In ogni caso l'emporio è chiuso. A noi, però, poco importa perchè fortunatamente abbiamo già provveduto a riempire lo zaino di cibo e acqua: i mitici "panini al tacchino-pomodoro-insalata" di Vincenzo sono una prelibatezza... Speriamo che non attirino l'attenzione di qualche orso!

La Hoh Forest è il regno del muschio e delle felci. E del silenzio più assoluto. Una leggenda indiana dice che persino gli alberi trattengono il respiro per non deviare le goccie di pioggia dal loro cammino [e ciò spiegherebbe come mai all'interno della foresta sembra che non ci sia mai vento].

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