BOZEMAN * LEWIS & CLARK CAVERNS

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... Nel primo pomeriggio facciamo un giretto per le vie di Bozeman. Ora fa parecchio caldo, ma le strade sono tutte ombreggiate da alberi altissimi, ed è veramente un piacere passeggiare senza una mèta ben precisa.

Le case sono veramente molto belle. E' un'altra sorpresa che ci riserva questa cittadina del Montana, dove tutto sommato siamo finiti per caso. Dovevamo passarci velocemente e invece siamo rimasti due giorni.
La cosa che ci colpisce di più è la sensazione di tranquillità e di ordine che regna in giro: persino il giardino incolto di una casa evidentemente non abitata (c'è pure il cartello «For Sale») si integra perfettamente con l'ambiente, quasi a voler dimostrare che anche le erbacce qui sono... belle!

A metà pomeriggio il sole è ancora alto. Il centro di Bozeman è veramente piccolo e si fa in fretta a visitarlo.
Avendo ancora qualche ora a disposizione decidiamo di dedicarci a un'altra attrazione della zona:...

... Non lontano da Bozeman ci sono due posti che vale la pena vedere: le sorgenti del fiume Missouri (l'imponente gemello del Mississippi nel quale confluisce) e le Caverne di Lewis & Clark.
Noi non abbiamo tempo di visitare entrambi questi posti, così, su suggerimento di Vincenzo, decidiamo di lasciar perdere le sorgenti e di concentrarci sulle grotte. La nostra recente esperienza speleologica alle Horne Caves (Vancouver Island) non è stata delle migliori, e adesso vogliamo rifarci.
Prendiamo una strada secondaria che corre parallelamente alla I-90; oltrepassiamo il minuscolo paesino di Three Forks (una chiesa, qualche casa, i pompieri e un ristorante cinese: null'altro) e ci ritroviamo ad attraversare pascoli sconfinati...

Poi la strada comincia a salire sempre più ripidamente, fino a quando arriviamo in un bel piazzale molto panoramico da dove si può ammirare tutta l'area circostante: il fiume Jefferson a sud e le Tobacco Root Mountains intorno.

Quando arriviamo al ticket-office è ormai tardo pomeriggio, e l'ultima visita guidata è appena partita; allora dal Visitor Center chiamano con i walkie-talkie affinchè il gruppetto che si accinge a entrare nelle grotte ci aspetti... Tra un'ipoglicemia e una foto del panorama raggiungiamo il resto della comitiva.

Le caverne furono scoperte nel 1892 da un certo Dan Morrison che con due amici stava inseguendo un cervo. Era inverno e la zona era coperta dalla neve. Improvvisamente Morrison sentì un soffio di aria calda che proveniva dall'interno della montagna, da dietro dei cespugli insolitamente verdi per la stagione...

Il cacciatore a quel punto provò ad aprirsi un varco tra la vegetazione e notò una fenditura nela roccia: era da lì che proveniva l'aria calda, la stessa che permetteva ai cespugli di mantenere un minimo di rigoglio nonostante la stagione.
La cosa strana è che le caverne sono dedicate a Lewis & Clark, i due esplortori più famosi della storia degli Stati Uniti. In realtà i due non misero mai piede nelle caverne, nè erano al corrente dela loro esistenza. Tuttavia, poichè dall'ingresso delle caverne lo sguardo abbraccia oltre 50 miglia del famoso «Lewis & Clark Trail», il governo degli USA decise di dedicare le grotte ai due eroi.

Queste sì che sono delle grotte meritevoli di essere visitate! Altro che Horne Lake Caves! Il percorso è inoltre molto più agevole rispetto a quello che a Vancouver Island ci aveva costretto a un incredibile equilibrismo.
Una particolarità è costituita dal fatto che l'ingresso è molto in alto, a poche decine di metri dalla vetta, mentre l'uscita è quasi duecento metri più in basso!

Torniamo verso Bozeman mentre il sole si abbassa all'orizzonte. Attraversiamo un paesaggio che la luce del tardo pomeriggio e lo sguardo inespressivo delle mucche rendono quasi surreale...
E quel macho laggiù chi è? E' Vincenzo o... un infallibile pistolero? Siamo nel Montana, la terra di Gringo. Chi vedeva Carosello sa di chi sto parlando... Per chi non lo vedeva, c'è un filmato proprio poco più giù in questa pagina...

La giornata è stata veramente piena di emozioni. Sembra di essere stati protagonisti di tanti film: "Jurassic Park", "La piccola casa nella prateria"... e non è mancata nemmeno la pubblicità di "Carosello"!
Stasera ci meritiamo davvero una cenetta speciale. Dopo tanto girovagare vorremmo trovare un ristorante non tanto lontano dal nostro hotel. A quanto pare, però, non è un'impresa tanto facile. L'Holiday Inn nel quale dormiamo stasera non è proprio a Bozeman ma a pochi chilometri da Bozeman, in una piccolo centro chiamato "Belgrade". Sono le otto di sera ma i tre ristoranti cinesi dove proviamo ad andare sono già chiusi, così come un ristorante tailandese. Fortunatamente, quasi in fondo alla strada principale di Belgrade, troviamo un ristorantino messicano ancora aperto. La cena è molto abbondante e molto gustosa!

Stasera si va a letto presto! Giusto il tempo di una foto al tramonto in compagnia di... Venere e dela luna, e poi a nanna. Domani partiremo per il Parco di Yellowstone!

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