BOZEMAN * The MUSEUM of the ROCKIES

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A pochissima distanza dal semi-sconosciuto "Museo del Computer" c'è una struttura ben più possente e nota in tutto il mondo: è il «Museum of the Rockies», il "Museo delle Montagne Rocciose".
Espone reperti fossili di dinosauri e oggetti della vita dei pionieri alla conquista del west. Da non perdere!

Un "simpatico" scheletro di tirannosauro ci dà il benvenuto. E' una struttura in metallo in grandezza naturale e rende un'idea impressionante delle dimensioni di questa "lucertolina" troppo cresciuta...

Non sono le vasche di un acquario ma la riproduzione di un ambiente sottomarino del periodo "siluriano" (poco più di 400 milioni di anni fa).

Lo scheletro fossile di un velociraptor.

La ricostruzione dell'attacco di due velociraptor a un brontosauro. I due aggressori sono un maschio e una femmina, raffigurati con i probabili colori che sono stati immaginati basandosi sul dimorfismo sessuale dei rettili attualmente viventi.


L'attacco di un velociraptor a un «diplodoco».

Un ittiosauro.

Un gruppetto di uova fossilizzate di brontosauro.

Un triceratopo.

Sopra: il teschio di un torosauro.




A destra: una zampa di tirannosauro.

Il teschio di un tirannosauro.
L'amabile bestiola avrebbe fatto un sol boccone di una persona!


Dopo l'interessante viaggio nel periodo giurassico con i dinosauri, passiamo a un'altra ala del museo dove sono esposti parecchi reperti di un'epoca molto più recente ma altrettanto interessante: l'Ottocento e il primo Novecento nel west.
Ecco una delle prime automobili che sfrecciava per le polverose strade attorno a Denver, Colorado.

Una delle prime stazioni di servizio con un simpaticcimo cartello esposto dal proprietario: «PER VENDITE DI BENZINA DOPO L'ORARIO DI CHIUSURA, SUONA IL CLACSON UNA VOLTA! POI TIENITI ADDOSSO LA CAMICIA (della serie: non arrabbiarti e non toglierti la camicia per fare a pugni) MENTRE IO M'INFILO I PANTALONI.»
Che dire: c'erano già le automobili ma si era ancora nel vecchio west!

A sinistra: il tipico carrellino per l'estrazione di oro, argento e altri minerali dalle miniere delle Montagne Rocciose.
A destra: uno dei classici carri telonati che i pionieri utilizzavano per i loro spostamenti verso l'ovest degli Stati Uniti. Ma cosa c'era dentro effettivamente?...

... I carri dei coloni dovevano consentire lo svolgimento delle normali attività quotidiane, dato che i viaggi erano spesso lunghi e avvenivano attraverso territori inesplorati e pericolosi.
La conservazione del cibo e la sua preparazione era, dunque, un aspetto fondamentale...

L'interno di una "casetta nella prateria". siamo già verso il 1930 e sono comparse le prime comodità dell'era moderna: la cucina elettrica, il telefono, il registratore di cassa,...


Infine un'ultima sezione del «Museum of the Rockies» è riservata alle esposizioni speciali, cioè presenti solo per un periodo di tempo limitato.
Attualmente sono in mostra le macchine e i marchingegni di Leonardo da Vinci. Ovviamente non si tratta degli originali, ma di fedeli riproduzioni che i visitatori sono invitati a far funzionare.
Questa specie di "carriola" non è affatto una carriola, ma uno strumento per misurare le distanze.
La ruota dentata sulla parte superiore ha dei fori con dentro dei sassolini. Man mano che la ruota verticale gira sulla strada, gli ingranaggi fanno lentamente ruotare il disco dentato che è costruito in modo da far cadere un sassolino nella carriola ogni cento passi. Alla fine del percorso, contando i sassolini presenti nella "carriola", si può dedurre quale sia stata la distanza percorsa!

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