UTAH 2006
USA
20 luglio - 8 agosto

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MULEY POINT

Lasciato il «Natural Bridges Park» riprendiamo la highway 95 per deviare subito verso sud lungo la 261. All'inizio di questa strada numerosi cartelli indicano che un tratto di circa 5 miglia non è asfaltato, è in ripida discesa ed è pieno di tornanti. Per molti, visto la qualità eccelsa delle strade, è assolutamente da evitare. Io penso, invece, che non può essere poi molto diverso dalle strade rurali siciliane o calabresi, e decido di prendere questa scorciatoia che, oltre a farci risparmiare circa 60 miglia, ci permetterà di vedere uno dei posti più magici in assoluto: Muley Point!

Il cartello che indica questo spettacolare viewpoint non è molto visibile; infatti, lo salto inavvertitamente. Ma poichè avevo studiato sulla cartina che il bivio doveva essere subito prima del famigerato tratto con i tornanti, torno indietro e mi immetto nel largo sentiero sterrato che porta verso ovest in direzione del bordo della "mesa". Dopo 20 minuti di buche e polvere, senza incontrare nessuno, siamo a Muley Point!
Si tratta del posto più suggestivo del viaggio: lo sguardo può spaziare verso ovest e verso sud per miglia e miglia: sotto di noi il San Juan River; in lontananza la Monument Valley e l'Arizona, e poi canyons, avvallamenti, panorami sconfinati. Persino un indimenticabile... "alberello magico"! Nessun altro attorno per miglia e miglia: solo noi e il mondo!

Riprendiamo la strada verso Mexican Hat. Questo minuscolo agglomerato di case - non più di una dozzina - prende il nome dalla curiosa forma di una roccia che ricorda un sombrero messicano (capovolto): un «mexican hat», appunto.

Troviamo una comodissima sistemazione al «Mexican Hat Lodge», un motel lungo la strada principale. Ha la pensilina esterna come si vede nei film: chissà se incontreremo Thelma & Louise? L'esperienza "pulciona" del «Lazy Lizard» di Moab è ormai lontanissima!

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