The MONUMENT VALLEY
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I "buttes", cioè le formazioni rocciose che - come tanti monumenti - hanno reso famosa questa zona, si stagliano all'orizzonte. Siamo lungo la mitica highway 163, vista in tanti film, tra cui lo stupendo «Forrest Gump». |
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Sono solo le 10:00 di mattina ma fa già parecchio caldo. Quello che mi continua a stupire è la sporadica presenza di turisti, persino in aree molto famose. Meglio così.
La «Monument Valley» si trova all'interno della riserva degli indiani Navajo; è gestita dalla «Navajo Nation», e per questo il «National Pass», che è valido in tutti i parchi nazionali americani, qui non vale. Tuttavia, il biglietto d'ingresso costa solo 5 dollari. «Ya at eeh! - Benvenuti!»
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La nazione Navajo, come gli indiani amano definirsi, è molto orgogliosa della propria identità. Hanno persino deciso di mantenere un fuso orario tutto proprio, che è un'ora avanti rispetto al restante territorio dell'Arizona.
Oltrepassato il Visitor Center, ci avventuriamo lungo una strada non asfaltata che per circa 17 miglia ci porterà all'interno della «Monument Valley».
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The Mittens
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The Mittens e il Merrick Butte |
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Durante la sosta presso uno dei tanti viewpoint, qualcuno ci chiama: è la stessa famiglia che abbiamo incontrato ieri nel sito archeologico degli indiani Anasazi, mentre andavamo al «Natural Bridges Park». Noi a loro... Loro a noi: c'è il classico scambio di scatti di fotografie (quella fatta a noi dalla signora è venuta una schifezza!).
"On the road again!" Lasciamo la «Monument Valley» e proseguiamo verso sud. Oggi pernotteremo a Page. Ci fermiamo per il pranzo a Kayenta, dove cerchiamo disperatamente un centimetro quadrato di ombra. Troviamo un posticino accettabile in una stazione di servizio, con accanto un Mc Donald's. La temperatura è torrida.
Da Kayenta deviamo verso ovest, lungo la highway 169, e poi verso nord-ovest lungo la 90. Giungiamo a Page nel tardo pomeriggio.
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