TENERIFE 2002

Royal Park Albatros Pico del Teide In giro per Tenerife Mappe

La nostra vacanza a Tenerife nasce in sordina in un freddo pomeriggio invernale alla mitica Puntonet. Trovo un annuncio su internet che promette un soggiorno gratis di una settimana alle Canarie. Con un po' di diffidenza chiamo il numero telefonico riportato nell'annuncio e capisco che non è un imbroglio: Si parte!

Prenotiamo un volo per Tenerife Sud via Madrid con la Iberia. All'aeroporto prendiamo la macchina affittata dall'Italia e imbocchiamo l'«autopista» in direzione sud. Sono solo una decina di chilometri ed eccoci arrivati. Guidare alle Canarie non ha presentato alcuna difficoltà, anche se praticamente a ogni incrocio c'è una rotonda enorme che per noi italiani è un po' una novità. Ma ci abituiamo subito. Il nostro residence è il Royal Park Albatros Club, e ci danno un appartamentino all'ultimo piano.

Il Royal Park Albatros Club è un residence veramente bello e di gran classe. E' la nostra prima esperienza col circuito RCI e ci troviamo molto bene. Si tratta di un complesso di appartamenti che si sviluppa attorno a un "cuore verde" centrale occupato da una piscina su più livelli, con cascatelle e una lussureggiante vegetazione tropicale.

Ci troviamo all'interno di un enorme campo da golf - il «Golf del Sur» - non lontano dai centri turistici di Los Cristianos e Playa de las Américas che in macchina distano un quarto d'ora circa.

A circa mezzo chilometro dal nostro residence c'è il litorale con rocce laviche e sabbia nera: sembra una spiaggia alle pendici dell'Etna... Tuttavia, non facciamo affatto "vita da mare" perchè dedichiamo buona parte del nostro tempo alle escursioni, cominciando dal... Parque de las Águilas!

Il Parque de las Águilas si trova sulle colline retrostanti l'area del Golf del Sur, ed è un parco a tema naturalistico. I protagonisti sono gli uccelli (soprattutto rapaci), ma ci sono sono anche molti altri animali. Potrebbe forse definirsi uno zoo, ma gli ampi spazi, l'assenza di gabbie e la vegetazione è subtropicale molto lussureggiante rendono l'ambiente molto più vivace di un normale giardino zoologico.

Inoltre, ci sono diversi spettacoli interattivi, durante i quali il pubblico viene diretamente a contatto con gli uccelli. Elettrizzante e sugestivo è stato lo show con gli uccelli: rapaci enormi di tutti i tipi: gufi reali, aquile, avvoltoi e persino condor, vengono liberati e svolazzano con mille acrobazie sopra le nostre teste - spesso a pochi centimetri! - con figure acrobatiche sorprendenti. Veramente bello.

Poi assistiamo a un altro spettacolo nel quale i protagonisti sono i pappagalli. A un certo punto il tizio sul palcoscenico chiede se c'è qualcuno tra il pubblico che voglia partecipare a uno spettacolino con un pappagallo ara. Io invito Vincenzo a farsi avanti; ovviamente "Mr.Vergognetta" non vuole assolutamente farsi avanti... «Ma vai!» - dico io - «E' una cosa simpatica!»
Niente da fare: Vincenzo non vuole. Nel frattempo il tizio sul palcoscenico comincia a scrutare il pubblico in cerca di un... "volontario". Manco a farlo apposta, chi ti becca? Vincenzo! «¡Usted, Señor, venga!»

Avete presente quei momenti in cui uno cerca di farsi piccolo-piccolo, al punto da volersi nascondere sotto un tappetino per il mouse? Ecco: quello vissuto da Vincenzo era uno di questi momenti. Allora io - prode eroe - per salvarlo, mi faccio avanti, nel tentativo di distogliere l'attenzione dal malcapitato Vincenzo.
Sul palcoscenico interagisco col pappagallo: tra le altre cose, il conduttore m'infila in bocca un'arachide (un chicco soltanto!) e il pappagallo con estrema delicatezza se la prende col becco, dando l'impressione di avermi dato un bacetto!
Torno al mio posto e... Vincenzo è arrabbiato: «Volevo andarci io!» mi dice... No comment.

Continua il viaggio