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BANDAR SERI BEGAWAN
Abbiamo trascorso due giorni in totale full immersion all'«Empire»: è un hotel 7-stelle... Chissà mai se torneremo da queste parti, quindi abbiamo voluto goderci la nostra permanenza fino all'ultimo secondo in quest'ambiente scintillante. Tuttavia è venuto il momento di rimetterci in moto: la scoperta del sud-est asiatico ricomincia dalla downtown di Bandar Seri Begawan! |
Il centro della città non è particolarmente caotico, soprattutto se paragonato al traffico impazzito di molte metropoli asiatiche. |
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Il «Royal Regalia Museum» è veramente interessante: si tratta del museo dove il Sultano - che negli anni '90 era l'uomo più ricco del mondo, prima di essere scavalcato dai big dell'informatica - custodisce i tanti regali che riceve di continuo. |
Pazienza. Cominciamo a guardarci intorno: l'atrio del «Royal Regalia Museum» è molto grande, e al suo interno ospita il carro che fu usato dal Sultano del Brunei per la parata che si tenne il giorno della sua ascesa al trono. |
Nell'atrio del museo, oltre al carro imperiale, ci sono pure tutte le decorazioni e armature che hanno indossato i componenti del corteo. Inoltre ci sono anche due modellini degli aerei della Royal Brunei usati dal Sultano per i suoi spostamenti. Ovviamente non solo gli aerei sono suoi, ma lo è tutta la compagnia di bandiera, così come tutto il petrolio dello Stato che è alla base della ricchezza del Sultano. |
Usciamo dal museo provando la stessa soddisfazione libidinosa di una sogliola che viene tirata fuori dal freezer e viene appoggiata sul ripiano della cucina a scongelare... Finalmente un po' di caldo! Siamo sicuri che anche Umberto - notoriamente predisposto a sudare persino in pieno inverno - avrebbe sentito freddo. |
... Ecco qui una deliziosa Diet Coke per Vincenzo, vendutaci da... un minuscolo "cucciolo d'uomo" non più alto di due lattine di Fanta! (I soldi, però, se li è presi suo padre, un tizio non tanto più alto del figlio, ma tutto muscoli!) |
Un tempio buddista dal nome impronunciabile. |
La capitale del Brunei è una sorta di "Venezia d'Oriente" poichè sorge su una vasta area caratterizzata da molti canali e corsi d'acqua. Diversi quartieri, inoltre, ancora oggi sono costituiti da palafitte: è il cosidetto water village. |
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il primo ci chiede una cifra esorbitante per fare un giretto tra i canali, e quindi non accettiamo; il secondo ci fa salire per tre dollari ma ci deposita su un molo dove non c'è niente (il cancello è persino chiuso!) e dobbiamo chiedere un passaggio a un terzo traghettatore per farci riportare a riva... |
Al mercato. |
Trascorriamo l'ultima notte nel Brunei al jubilee Hotel, un albergo senza infamia e senza lode. Certo: è anche vero che, dopo due giornate trascorse al «The Empire», persino l'Hilton sarebbe sembrato poco più di una locanda! |
Non lontano dal nostro hotel si trova una delle principali attrazioni di Bandar seri Begawan: è la moschea "Omar Ali Saifuddin". E' dedicata al 28° sultano del Brunei e non è particolarmente antica, essendo stata costruita nel 1958 su progetto di un architetto italiano (un certo Rudolfo Nolli) molto più famoso in questo lontano angolo dell'Asia, che in Italia. |
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