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A KUCHING
Dopo tre giorni a Kuala Lumpur, che abbiamo utilizzato per acclimatarci, lasciamo la Malesia peninsolare e, con un volo Air Asia pagato 18 euro a testa, ci spostiamo nel Borneo e, in particolare, a Kuching che è la capitale della provincia del Sarawak. |
Il Parlamento del Sarawak domina il lungo-fiume di Kuching. |
Nella lingua malese la parola «kuching» vuol dire "gatto", e in effetti il gatto è il simbolo della città; statue di mici in varie posizioni si trovano un po' dovunque, anche se di gatti veri non ne abbiamo visti neanche uno (che siano stati tutti mangiati dai cinesi?). |
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Pensavamo che il Borneo fosse pressochè selvaggio e arretrato, invece troviamo una Kuching che è un vero spettacolo. Tutta l'area che costeggia la sponda sud del fiume è una stupenda passeggiata attrezzata, piena di vita. Localini, chioschi, bar, ristoranti richiamano persone in ogni momento del giorno, fino a notte inoltrata. Sono soprattutto giovani e giovanissimi, spesso bizzarri e alquanto easy-going, tanto che sembra di essere a Ibiza o a Marbella. |
Vincenzo visita il tempietto buddista di Siew Son Teng a Kuching. |
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