MALESIA & BRUNEI9 luglio - 6 agosto 2011

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A KUCHING

Dopo tre giorni a Kuala Lumpur, che abbiamo utilizzato per acclimatarci, lasciamo la Malesia peninsolare e, con un volo Air Asia pagato 18 euro a testa, ci spostiamo nel Borneo e, in particolare, a Kuching che è la capitale della provincia del Sarawak.
Kuching, con i suoi 600.000 abitanti, è la città più popolosa del Borneo ed è divisa in due dal fiume Sarawak. Le due parti della città sono nettamente distinte: quella a nord del fiume è abitata da una popolazione costituita essenzialmente da malesi (loro si definiscono "Bumiputra"); mentre la zona a sud - quella dove ci troviamo noi - è abitata da cinesi, come dimostra la maestosa porta d'ingresso alla città.

Il Parlamento del Sarawak domina il lungo-fiume di Kuching.

Nella lingua malese la parola «kuching» vuol dire "gatto", e in effetti il gatto è il simbolo della città; statue di mici in varie posizioni si trovano un po' dovunque, anche se di gatti veri non ne abbiamo visti neanche uno (che siano stati tutti mangiati dai cinesi?).

Pensavamo che il Borneo fosse pressochè selvaggio e arretrato, invece troviamo una Kuching che è un vero spettacolo. Tutta l'area che costeggia la sponda sud del fiume è una stupenda passeggiata attrezzata, piena di vita. Localini, chioschi, bar, ristoranti richiamano persone in ogni momento del giorno, fino a notte inoltrata. Sono soprattutto giovani e giovanissimi, spesso bizzarri e alquanto easy-going, tanto che sembra di essere a Ibiza o a Marbella.
O forse anche a Mykonos(!), se consideriamo le volte in cui siamo stati abbordati da trans, etero e gay!

Vincenzo visita il tempietto buddista di Siew Son Teng a Kuching.

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