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Nei mesi precedenti la vacanza ho tempestato Ahmed con una sfilza di email affinchè ci assegnasse una camera tra le migliori. Nei vari forum, infatti, avevo letto che alcuni bungalow hanno un'ubicazione migliore degli altri. Ahmed ci ha accontentato, assegnandoci la camera 110 sul lato nord-est di Asdu. |
Ad Asdu non c'è l'acqua calda. Come farsi la doccia? O la si fa fredda come l'uomo di Neanderthal, o la si fa col metodo brevettato da mio fratello Marco: basta mettere un paio di bottiglie di acqua al sole e l'acqua calda è garantita! Funzionale ed ecologico! |
Proprio di fronte la nostra stanzetta c'è una spiaggetta che dà sul lato orientale della laguna. Invece, basta spostarsi di trenta metri verso nord per arrivare su una spiaggia molto più ampia che è la mia preferita. |
Dal molo verso nord. |
Dal molo verso sud. |
All'estremità meridionale di Asdu c'è un isolotto piccolo piccolo. Quando c'è la bassa marea è possibile raggiungerlo a piedi, magari incrociando qualche murena o squaletto pinna-nera. Quando, invece, c'è l'alta marea ci si va in... kayak! |
Ed eccoci alle prese col kayak. Be', forse non avremo lo stile dei fratelli Abbagnale, però mentre ci cimentiamo con la pagaia ci sembra quasi di sentire in sottofondo la voce di Giampiero Galeazzi durante una delle sue mitiche telecronache. |
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Se quindi "sopra" l'acqua non abbiamo avuto gran successo, proviamo a cimentarci "sotto". E, in effetti, qui è tutta un'altra storia: io faccio grande sfoggio della mia muta subacquea pagata appena 19,99€ da Decathlon. L'acqua è tutt'altro che fredda, tuttavia, il reef è così affascinante che rimango a fare snorkeling anche fino a due ore, il che richiede un minimo di protezione termica. |
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aaaaaaaaaaaaaa. |
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