|
|
Menu principale |
|
PLAYA GIRÓN
Dopo quattro notti a Viñales, è il momento di lasciare questa tranquilla cittadina. Ramos, il pittore nella cui casa particular siamo rimasti per tre giorni, dopo la prima (e, purtroppo, unica) notte nella bellissima "El Balcón", ci procura unataxi per il lungo trasferimento che ci porterà a Playa Girón. In poratica, passiamo dalla costa nord a quella sud di Cuba.
Sono non meno di 4 ore di auto e il costo del taxi sarebbe alquanto elevato; per questo chiediamo a Ramos di fare in modo che il tassista arrivi con un'altra coppia con la quale condividere il viaggio e le spese. |
Visto che il viaggio sarà lungo e bisogna convivere evito di fare l'antipatico col tassista e sorvolo sulla questione dell'orario della partenza. Paghiamo i nostri 80 CUC del passaggio fino a Playa Girón. Con l'autobus, come al solito, si sarebbe speso di meno, ma il viaggio avrebbe richiesto qualche cambio e quindi sarebbe durato praticamente un giorno. |
L'«Hostal Luís» è una casa parecchio grande ed è perfettamente organizzata in chiave turistica dal proprietraio (appunto Luís) che la gestisce secondo parametri americani. In pratica più che una casa particular, sembra un albergo: ci sono camerieri in impeccabile divisa bianca, parecchie stanze per gli ospiti e la famiglia vive in un ambiente a sè stante. In pratica, manca lo spirito familiare che abbiamo trovato e apprezzato in altri posti! Manca l'autenticità e la quotidianità cubana. Tutto è perfetto, e questo particolare, per noi che ci consideriamo "viaggiatori" e non "turisti", è... un'imperfezione! |
Sarà solo a casa di Marisel che ritroveremo l'autenticità dello spirito cubano che mancava da Luís! |
Questa non è una foto-capolavoro, ma ha una particolarità: dopo innumerevoli tentativi negli anni scorsi, è la prima volta che riesco a fotografare un fulmine! Per cui, oltre che per lo sbarco dei marines americani nella Baia dei Porci (l'operazione militare statunitense appoggiata dalla CIA per rovesciare il governo di Fidel Castro, che, nell'aprile del 1961, si concluse con un fallimento), Playa Girón passerà alla storia anche per la mia prima fotografia di un fulmine! |
Da sinistra a destra: la nuora di Marisel, Vincenzo, Marisel. |
Playa Girón è una località che pochi viaggiatori visitano. In effetti, è un po' fuori mano, perchè, pur essendo lungo l'asse Viñales-Cienfuegos-Trinidad, è necessario effettuare una deviazione di una sessantina di chilometri per arrivare fin quaggiù. |
"Caleta buena" è un piccolo parco marino meno di 10 km a sud di Playa Girón. Vi andiamo con l'autobus. Il biglietto per i turisti costa 3 CUC, a riprova di come i prezzi per gli stranieri siano gonfiati al punto di essere persino più cari dei prezzi europei. |
Arriviamo a "Caleta buena" che non sono neanche le 10:00. Compriamo il biglietto d'ingresso che costa ben 15 CUC, ma nel prezzo c'è incluso anche il pranzo presso il ristorante a pochi metri dal mare. Fa già parecchio caldo e poichè il calore sicuramente aumenterà nel corso della giornata, ci accomodiamo sotto un grande albero dalla chioma molto fitta, in modo da restare all'ombra indipendentemente dalla posizione del sole. |
Nella parte più orientale di "Caleta buena" c'è meno gente, e in particolare nessun Cubano. Dimentichiamo l'episodio sgradevole con un tuffo nel cenote, dove nuotano dei grossi pesci che, appena qualcuno si tuffa, anziché fuggire gli si avvicinano, circondandolo in un allegro valzer acquatico! |
A metà del pomeriggio lasciamo "Caleta buena": posto bello, anche se non eccezionale. Prendiamo l'autobus delle 17:00. Salgono sull'autobus anche diversi operai e camerieri del parco marino, così quando salgo io sull'autobus, l'autista mi scambia per Cubano e mi fa pagare il biglietto dei locali (l'equivalente di pochissimi centesimi); Vincenzo, invece, si becca il biglietto per turisti: 3 CUC. Dopo venti minuti siamo a casa di Marisel: doccia e cena squisita. Poi piacevole chiacchierata con Marisel, il figlio e la nuora sotto il portico, in un'atmosfera di assoluto relax, sotto un cielo con tantissime stelle. |
Nell'ultimo giorno a Playa Girón facciamo un'escursione nella "Ciénaga de Zapata", una zona molto vasta di foresta, paludi e cenotes. Per l'occasione ci fa da guida Carlos, che ci porta in giro con un calesse tirato da un cavallo che si chiama... "Caballo"! |
L'amicizia con Steven & Merle si cementa subito nelcorso dell'escursione alla Ciénaga de Zapata che si concretizza in una facile passeggiata attraverso una selva asciutta, dove, di tanto in tanto, costeggiamo dei cenotes e delle zone umide. |
|
Menu principale |
|