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CAYO LEVISA
Terzo giorno di escursioni nei dintorni di Viñales: oggi andiamo a Cayo Levisa, un'isoletta sulla costa settentrionale di Cuba, a circa 50 km a nord-est. |
Partiamo alle 08:30 dalla piazza principale di Viñales in un autobus pieno di turisti. Effettivamente tutti i forum su internet consigliano di prenotare il tour con almeno due giorni di anticipo o, al più tardi, la mattina del giorno precedente l'escursione, altrimenti c'è il rischio di non trovare posto. Dal finestrino dell'autobus guardiamo affascinati dei paesaggi bucolici bellissimi: siamo ai tropici ma, togliendo qualche palma, potremmo benissimo essere sulle Alpi svizzere: tante mucche, campi di mais, pagliai... Veramente bello! |
L'atmosfera è alquanto tranquilla: dal nostro battello sono scesi una trentina di turisti; altrettanti son oquelli che si trovavano già nel resort: sessanta persone non sono molte se distribuite su una lunga spiaggia: tuttavia la maggior parte di questi villeggianti è rappresentata da obesi canadesi che non fanno un passo più del necessario, così tutti si accalcano nella pur bella spiaggia antistante il resort. Ma non noi. A noi piacciono le spiagge selvagge e solitarie, e io so dove trovarne una... |
Se qualcuno, dopo aver letto queste righe, volesse scoprire la parte più bella di Cayo Levisa - che la maggior parte dei turisti si perde - sappia che si deve camminare verso est (cioè verso destra) lungo la bellissima spiaggia per almeno un quarto d'ora. |
... troviamo un cartello mezzo caduto che - come i segnali di legno che ricordano le esplorazioni delle Giovani Marmotte, indica "BAR". Quindi c'è qualcosa (o, quanto meno, c'era qualcosa) oltre la siepe! Ci facciamo coraggio e proseguiamo. e facciamo bene perchè... |
... dopo l'ultimo slalom tra le mangrovie secche, il sentiero si allarga e sbuchiamo su una spiaggia stupenda! Siamo all'estremità orientale di Cayo Levisa, in un posto fantastico, e non c'è assolutamente nessuno. Troviamo anche... |
...la capanna che una volta - chissà quanto tempo addietro - era il bar. Dietro le assi semisconnesse che costituivano il bancone troviamo persino delle bottiglie di rhum vuote, vecchie testimoni di chissà quale scatenata fiesta sulla spiaggia. |
Restiamo per un po' in un angolo di mondo che la pigrizia impedisce (fortunatamente!) a molti di vedere; facciamo il pieno dell'energia che questo luogo emana e poi torniamo verso il resort, dato che si avvicina l'ora di pranzo. |
Alle 17:00 parte l'ultimo battello per tornare sulla terraferma, mentre all'orizzonte si prepara il solito temporale tropicale del tardo pomeriggio. Come al solito,... |
...la massa irrazionale dei turisti si affretta a occupare i posti esterni più panoramici. Io, invece, saggiamente consiglio di rintanarci nel posto più in casetta che possa esserci, il più lontano possibile dagli spifferi che puntualmente arrivano quando scoppia il temporale! Ora io dico: non ci voleva una laurea in meteorologia per ipotizzare che durante la pioggia i posti più esterni sarebbero stati esposti all'acqua e al vento. E infatti, mentre scoppia il nubifragio, è un fuggi-fuggi generale; chi cerca di ripararsi con delle asciugamani che restano asciutte per non più di dieci secondi; chi cerca di trovare un posto a sedere riparato (figuriamoci!); chi, disperando ormai di arrivare a destinazione asciutto, cerca almeno di riparare il proprio zainetto;... insomma osserviamo il parapiglia mentre ce ne stiamo tranquillamente all'asciutto. |
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