Cuba
7 - 29 luglio 2015

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VIÑALES: mogotes y... caballeros (2/2)

La tappa successiva ci porta in una piantagione di caffè: la pianta preferita di Vincenzo, notoriamente grande estimatore della nera bevanda, da bere rigorosamente nella versione italiana, e senza dubbio non nella verione extra-long di stampo americano!
Vincenzo prima "raccoglie" il caffè; poi...

... provvede a macinarlo a mano, secondo la tradizionale usanza cubana; infine...

... ne testa il sapore, bevendolo come facevano anticamente sull'isola, in una noce di cocco, addolcito con canna da zucchero! Giudizio: molto forte, ottimo!

Attraverso piantagioni di tabacco, canna da zucchero e mais, percorriamo la parte orientale della Valle di Viñales e giungiamo nei pressi di un mogote. La nostra guida ci invita a scendere da cavallo, cosa che noi effettuiamo con la leggiadria e la dimestichezza che manco John Wayne in "Ombre Rosse" ha mai evidenziato!

Teoricamente dovremmo indossare un elmetto da minatore, ma non ne possediamo. Siamo, invece, muniti di una possente torcia per illuminare lo stretto cuniculo entro cui ci infiliamo: siamo soltanto noi e i... pipistrelli, che non vediamo ma sentiamo in alto e intorno a noi.

Attraversiamo diametralmente l'intero mogote. In effetti ci è capitato di vivere avventure speleologiche sicuramente più eclatanti (le migliori finora viste sono di gran lunga le spettacolari Lewis & Clark Cavern, nei pressi di Bozeman nel Montana); tuttavia attraversare da parta a parte una montagna - sia pure piccola - è sempre qualcosa di emozionante, anche perchè nelle grotte, oltre a godere dell'atmosfera surreale, ci si può divertire a intravedere somiglianze con oggetti, persone o animali nelle rocce, nelle stalattiti e nelle stalagmiti circostanti.

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