CALIFORNIA
USA
15 luglio - 7 agosto 2014

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SEA WORLD (1/2)

Il nostro secondo giorno a San Diego è dedicato a un altro grande appuntamento: la visita del Sea World, uno dei parchi acquatici più grandi del mondo.
Il Sea World è un incrocio tra un acquario e un parco di divertimenti, e l'acqua ne rappresenta l'elemento fondamentale. Rousciremo a restare asciutti, o finiremo con l'impantanarci anche noi? L'esperienza dimostrerà che quest'ultima ipotesi è quella esatta; ma è meglio non precorrere i tempi e andare con ordine...

Appena dentro il Sea World si viene a contatto col mondo dei creature che vivono nell'acqua: da tutti i tipi di pesci (come le razze) agli squali, dai coralli ai pinguini, dai trichechi agli orsi polari...
Ma la superstar del parco è sicuramente lei: l'orca assassina, il cui nome è Shamu!

Lo spettacolo si svolge in un'enorme piscina chiamata «Shamu Stadium», e ci rechiamo subito lì per non perderci l'evento più importante della giornata. Lo spettacolo s'intitola «Believe!», cioè «Crèdici!», ed è da lasciare veramente senza fiato!
Ridurre tutto lo show alle sole evoluzioni delle orche non è per niente esatto: la musica, la scenografia, l'interazione tra gli animali e l'uomo, un suggestivo schermo che si scompone e ricompone alternando immagini in diretta e registrate,... tutto concorre a rendere lo spettacolo estremamente coinvolgente!

Prendiamo posto abbastanza in alto nell'anfiteatro, evitando le prime file di posti, poichè soggette ad essere sommerse dagli spruzzi di Shamu durante lo spettacolo. L'orca è così possente da riuscire a produrre degli schizzi che raggiungono persino la sedicesima fila di posti. Noi siamo nella... quattordicesima(!), quindi anche noi rientriamo in quella che viene indicata come "soak zone" (che si potrebbe tradurre come "zona d'impantamento"). Ma siamo stati previggenti e siamo muniti d'impermeabile, il che per adesso funziona perfettamente... Per adesso...!

E' difficile spiegare a parole le sensazioni provate nell'assistere allo spettacolo di Shamu. Altro che "balena-assassina"! L'orca è stata "potentemente-dolce", e la musica, le evoluzioni di Shamu e il racconto dello speaker, sapientemente in armonia con quanto avveniva nella vasca ci hanno fatto veramente commuovere... Alla fine qualche gocciolina che scorreva sulle guance non era certa dovuta a uno schizzo di Shamu...

Dopo il toccante spettacolo di Shamu, siamo quasi un po' disorientati, e quasi restii ad avventurarci in un'altra attrazione.
Procedendo un po' a caso, scegliamo di fare un giro sulle «Shipwreck Rapids», una specie di montagne susse acquatiche, dove si sale su dei grossi ciambelloni di gomma che vengono trascinati giù dalla corrente. Noi, che proveniamo dalle esperienze elettrizzanti e bagnaticce degli Universal Studios e di Disneyland, ci sentiamo ormai dei veterani e decidiamo di cimentarci, ignorando il cartello che all'ingresso avvertiva: "State attenti: finirete bagnati, possibilmente inzuppati!"... Non l'avessimo mai fatto!
Siamo quasi alla fine del nostro giro per le «Shipwreck Rapids», quando attraversiamo letteralmente un cascata d'acqua! Per precauzione avevo messo la macchina fotografica, la mia fedele macchinetta, dentro la tasca dell'impermeabile... Ebbene, oltrepassata la cascata trovo che la macchina e i suoi bei circuiti digitali... galleggiano nella tasca piena d'acqua come un pesciolino rosso nella fatidica bustina di plastica trasparente...
Quello che mi fa arrabbiare ancora di più è che il tizio olandese seduto accanto a noi ha continuato imperterrito a usare la sua telecamera per tutto il tragitto, infischiandosene della cascata; risultato: la sua telecamera funziona. la mia macchina fotografica no!!! Il povero Vincenzo dovrà subirsi il mio malumore per un bel po', almeno fin quando, per consolarmi, mi compra una macchinetta usa-e-getta,...

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