CALIFORNIA
USA
15 luglio - 7 agosto 2014

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SAN JACINTO MOUNTAIN STATE PARK

Caldo a parte, Palm Springs è l'ideale per essere utilizzata come punto di partenza per molte escursioni. La prima è abbastanza tranquilla: andiamo alla scoperta dei monti San Jacinto e Santa Rosa, una stupenda zona verde su una catena montuosa imponente che è la causa del clima caldissimo dell'interno del sud della California. I monti, infatti, fungono da schermo e impediscono all'umidità dell'oceano di spostarsi verso est. Non è così, però sulla vetta dove il clima è piacevolmente più fresco.
Vi si giunge tramite la «Palm Springs Aerial Tramway», la funivia rotante più grande e più lunga del mondo.

Caldo a parte, La funivia ci porta in vetta in una decina di minuti, passando da 700 metri a quasi 3000 metri. Il panorama che si può ammirare è bellissimo, anche perchè la rotazione della cabina permette di osservare sia la vallata che le pareti rocciose a picco. Le corse folli sui "rollercoaster" degli Universal Studios o di Disneyland tornano in mente, in particolare quando la funivia oltrepassa i piloni di sostegno: ondeggia un po' e la sensazione è alquanto "kilt".

Giunti in vetta, la vista è spettacolare: a ovest lo sguardo si perde verso l'arido deserto, nel quale spicca Palm Springs, con le sue strade dritte e miglieia di palme. A est, invece, la cima dei monti San Jacinto e Santa Rosa è ricoperta da fitti boschi di conifere, nei quali...

...ci addentriamo volentieri, respirando finalmente aria fresca e ossigenata. Un particolare che mi colpisce è la dimensione delle pigne: sono enormi. Mi piacerebbe portarne giù una, ma non è permesso, per evitare danni all'ambiente.

Il terreno degrada dolcemente, e l'aria profuma di pino. L'atmosfera è molto rilassante, anche perchè non ci sono molti turisti in giro. Gli americani, pigri come sempre, preferiscono restare nei paraggi del Visitor's Center, a comprare souvenir e mangiare hamburger... Meglio così: il bosco è tutto nostro (soliti giapponesi permettendo)!

Come al solito, è molto emozionante cercare una parte del parco poco frequentata. E puntuale sorge la fatidica domanda dei parchi americani...: «Ci saranno orsi?» Stando alla mappa che riporta tutta la fauna del parco, la risposta e "no". Niente orsi,... solo qualche puma!
Al Visitor's Center una turista chiede se gli alberi sono delle sequoie. Impara: se ti chiedi se un albero sia una sequoia, allora "non" è una sequoia!
In ogni caso, gli alberi sono imponenti e il bosco è bellissimo. Ogni tanto si vede un albero bruciato non da un incendio, ma da un fulmine (Passa col mouse sulla foto di sinistra). I temporali quassù sono molto frequenti e particolarmente violenti per il contrasto tra l'aria fresca e umida d'origine oceanica e le correnti calde e secche provenienti dal deserto.

Percorriamo un "loop", assaporando il silenzio e la frescura della foresta.
Sulla via del ritorno mi gira un po' la testa: è il "mal di montagna" che deve avermi colpito per via del brusco cambiamento di altezza e di condizioni ambientali. Come la mettiamo con la futura visita a Cuzco, la città degli Incas sulle Ande peruviane? Riprendiamo la funivia per tornare a valle, rimpiangendo subito l'aria piacevolmente fresca della montagna di San Jacinto.
All'uscita facciamo un piacevole incontro... Un animaletto si aggira con circospezione attorno a un cestino dei rifiuti: ma è il procione amico di Vincenzo!
L'orsetto s'infila tra i rifiuti in cerca di qualche avanzo, ma ne esce poco dopo, a ... "zampe vuote", e così sembra prendersela col cartello che invita i turisti a non dare cibo agli animali! Procione scalognato ma intelligente!

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