CALIFORNIA
USA
15 luglio - 7 agosto 2014

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DISNEYLAND (1/5)

Un'altra grande tappa nella nostra vacanza californiana: Disneyland! Desideravo venirci da sempre, e sono sicuro che anche Vincenzo, che notoriamente non è proprio un esperto di fumetti e pupazzi, troverà piacevole trascorrere un'intera giornata in questo posto magico.
Prendiamo il treno della Armatrak a Hollywood e dopo un'ora circa arriviamo ad Anaheim che è un sobborgo a sud-est di Los Angeles dove ci sono diversi parchi di divertimento. Alla stazione prendiamo un taxi (che dividiamo con altri due ragazzi scandinavi) ed eccoci a Disneyland!

Disneyland si divide in due grandi aree: il parco originale e una seconda sezione più moderna che si chiama "California adventure". Col CityPass che abbiamo acquistato agli Universal Studios potremmo entrare per tre giorni indifferentemente nell'una e nell'altra parte; purtroppo, abbiamo solo un giorno a disposizione e, così, decidiamo di concentrarci sul parco classico.
Appena entrati passiamo proprio davanti il municipio di Disneyland (sotto), e siamo accolti da una parata con Topolino in testa che guida tutti gli altri allegri personaggi della banda. Sembra che ci dicano: «Benvenuti, Lino e Vincenzo! Siete stati appena nominati cittadini onorari di Disneyland!»

Ma l'appuntamento con gli abitanti di Topolinia è rimandato al pomeriggio. Muniti d'inevitabile mappa del parco, decidiamo di procedere con ordine, iniziando dalla sezione dedicata alla scoperta geografiche: «Adventureland».

«Adventureland» è una area che intende ricreare le sensazioni degli esploratori che, tra '500 e '600, si dedicarono alla conquista delle regioni inesplorate della terra. Cerchiamo di calarci nei panni di Cristoforo Colombo o Vasco de Gama, ma l'unica vera scoperta che facciamo è quella che per ogni attrazione di Disneyland si devono fare delle code lunghissime!

Comunque, riusciamo a "imbarcarci" su un battello che naviga lungo un fiume attraverso la jungla africana, e ci avventuriamo in una per una jungle cruise. In effetti, il caldo e l'umidità potrebbero benissimo essere quelli tipici del Continente Nero, per cui non facciamo fatica a immedesemarci nei panni di Livingstone.

Un'altra sezione di «Adventureland» ricrea un'atmosfera molto alla Robinson Crusoe, anche se l'hanno chiamata «Tarzan's Treehouse». C'è stato un naufragio su un'isola tropicale, e col materiale recuperato dal veliero, qualcuno (poco probabile che sia stato Tarzan) ha costruito un rifugio su un altissimo albero.
Il percorso per salire fino alle parti superiori della struttura è molto bello, e si attraversano ponti di corde sospesi a grandi altezze (sotto a sinistra), strettoie, cuniculi, fino ad arrivare a quella che si può considerare una sorta di coffa semi-nascosta dalle fronde, ma dalla quale si gode di un bel panorama delle zone circostanti.

La nostra esperienza ad «Adventureland» si conclude nel tempio di Indiana Jones. Saliamo su una jeep sgangherata ed entriamo e ci addentriamo con una corsa folle nella jungla indiana, fino ad arrivare in un tempio Sikh.
All'interno ci succede di tutto, compreso che si spenga il motore della macchina proprio mentre si avvicinano dei serpenti velenosissimi. Riusciamo a ripartire appena in tempo!

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