BIVONGI (RC)

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Chiesa di S.Giovanni Theristis

E' già pomeriggio inoltrato quando ci rimettiamo in macchina. Tuttavia non lasciamo subito Bivongi perchè decidiamo di dedicare un po' del nostro tempo alla visita di un complesso religioso dedicato a S.Giovanni Theristis.

La chiesa di S.Giovanni Theristis è di rito greco-ortodosso. Non va infatti dimenticato che la Calabria fu sotto il dominio bizantino sino agli inizi dell'XI secolo, permettendo che la regione conservasse la cultura e la lingua greca e che nel territorio si sviluppasse il cristianesimo di rito bizantino piuttosto che di rito latino. L'Italia meridionale divenne in quei secoli una delle principali mete dei monaci basiliani provenienti dall'oriente, soprattutto a partire dal VII secolo dopo la lotta degli iconoclasti. In Aspromonte sorsero moltissimi monasteri, soprattutto nella Vallata dell'Amendolea e nella Vallata dello Stilaro e vi furono parecchi santi italo-greci
Proprio nella vallata dello Stilaro visse ed operò nel IX secolo San Giovanni Theristis. Dopo la sua morte la sua fama presso le popolazioni della zona crebbe così tanto che esse lo acclamarono santo e divennero meta di pellegrinaggio i suoi luoghi ed il suo aghiasma (fonte sacra).

Nel luogo di questo aghiasma sorse nell'XI secolo un monastero bizantino a lui intitolato. Esso si sviluppò in periodo normanno come uno dei più importanti monasteri basiliani nel Meridione d'Italia e mantenne splendore e ricchezza sino al XV secolo. I suoi monaci erano molto dotti e possedeva una vasta biblioteca e ricchi tesori
Il monastero cominciò a conoscere in seguito fasi di declino, come tutti i monasteri greci della zona: nel 1457 il Visitatore Apostolico del Papa ne constatava la decadenza. Ma dal 1579, con la fondazione dell'Ordine Basiliano d'Italia, si ebbe una nuova fase di crescita ed il monastero divenne il principale convento basiliano della Calabria meridionale.
Nel '600 una banda di briganti creò molte difficoltà al monastero e nel 1662 i monaci lo abbandonarono definitivamente per trasferirsi nel convento più grande di "San Giovanni Theristis fuori le mura" a Stilo, dove furono portate le reliquie di San Giovanni Theristis e dei Santi asceti Nicola e Ambrogio.
All'inizio dell'800, in seguito alle leggi napoleoniche sui beni ecclesiastici, divenne proprietà del comune di Bivongi. Appartenne poi a diversi proprietari, che lo adattarono all'uso agricolo. Gli eredi dell'ultimo proprietario lo donarono nel 1980 nuovamente al comune di Bivongi.

L'interno ci riporta nell'Est dell'Europa: l'atmosfera è decisamente orientaleggiante e ci colpisce in modo particolare l'enorme lampadario in oro che ha la forma di un dodecagono: su ogni lato è rappresentato uno dei dodici apostoli.

La chiesa di S.Giovanni Theristis si trovasulla sommità di una collina. Al di là di un avvallamento, sulla collinetta di fronte che disterà un paio di centinaia di metri in linea d'aria, ci sono i resti, molto più malconci, di un altro edificio religioso.
Si trattava del Convento dei SS.Apostoli e "tecnicamente" si tratta di una «grancia», cioè di una fattoria con cappella. Il complesso fu eretto nel IX secolo per supervisionare i possedimenti terrieri che i basiliani possedevano in tutta l'area.

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