SPIAGGE INFINITE
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Alcuni pescatori stanno tirando a riva una lunga rete. In tre su una minuscola jangada hanno compiuto un ampio semicerchio nell'oceano, e ora due gruppi di pescatori cominciano a tirare le estremità della rete sperando in una ricca pesca.
Le jangadas più che barchette sembrano zattere; eppure sono incredibilmente stabili e praticamente inaffondabili, anche perchè è impossibile che imbarchino acqua. Si narra di un gruppo di tre coraggiosi pescatori che a bordo di una jangada negli anni '50, con un viaggio che sconfina nel mito, si sia spinto fino a Rio de Janeiro (circa 2000 km più a sud) per far conoscere al governo le dure condizioni di vita del nord-est brasiliano...
Comunque,... c'è chi fa della jangada un uso decisamente molto meno avventuroso! |
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Aver osservato i pescatori di Mangue Seco all'opera è stato molto interessante. In certi momenti ci siamo sentiti un po' i tipici ficcanaso impiccioni, però ne è valsa la pena.
Il tempo è volato, ed è ora di tornare: il pranzo ci aspetta e a malincuore tornaimo verso Jericoacoara.
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Arriviamo a Jeri che è l'una passata. La marea, che all'inizio della nostra passeggiata lambiva la base della duna, si è abbassata di molto, e adesso le onde s'infrangono duecento metri più in là. Ed è in questo magico gioco di sabbia, vento e acqua che - in modo forse un po'... prosaico - noi ci dedichiamo al nostro pranzo con avogado e mango e con i panini che abbiamo preparato con la collaborazione indiretta di Lucy!
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