BRASILE 2008
6 - 30 luglio

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SPIAGGE INFINITE

Alcuni pescatori stanno tirando a riva una lunga rete. In tre su una minuscola jangada hanno compiuto un ampio semicerchio nell'oceano, e ora due gruppi di pescatori cominciano a tirare le estremità della rete sperando in una ricca pesca.
Le jangadas più che barchette sembrano zattere; eppure sono incredibilmente stabili e praticamente inaffondabili, anche perchè è impossibile che imbarchino acqua. Si narra di un gruppo di tre coraggiosi pescatori che a bordo di una jangada negli anni '50, con un viaggio che sconfina nel mito, si sia spinto fino a Rio de Janeiro (circa 2000 km più a sud) per far conoscere al governo le dure condizioni di vita del nord-est brasiliano... Comunque,... c'è chi fa della jangada un uso decisamente molto meno avventuroso!

E' tutto il villaggio che partecipa alla pesca: non siamo più a Jericoacoara, ma nella spiaggia di Mangue Seco. Quando gli uomini adulti hanno finito di tirare a riva le reti, intervengono i ragazzini con pentole, cesti e sacchetti per mettere al sicuro il bottino.
Assistiamo curiosi alla cattura dei pesci. Notiamo che non tutto ciò che è finito nella rete viene preso: le prede più ambite sono ciò che chiamano camarão, cioè i gamberi che finiranno per essere venduti ai ristoranti di Jeri. Sono ricercati anche i granchi e alcuni pesci più grossi, mentre la miriade di pesciolini più piccoli, che noi in Italia apprezzeremmo per un fritto misto o per un brodino, finisce irrimediabilmente in pasto agli avvoltoi e ai maiali che gironzolano sulla spiaggia.

Aver osservato i pescatori di Mangue Seco all'opera è stato molto interessante. In certi momenti ci siamo sentiti un po' i tipici ficcanaso impiccioni, però ne è valsa la pena.
Il tempo è volato, ed è ora di tornare: il pranzo ci aspetta e a malincuore tornaimo verso Jericoacoara.

Arriviamo a Jeri che è l'una passata. La marea, che all'inizio della nostra passeggiata lambiva la base della duna, si è abbassata di molto, e adesso le onde s'infrangono duecento metri più in là. Ed è in questo magico gioco di sabbia, vento e acqua che - in modo forse un po'... prosaico - noi ci dedichiamo al nostro pranzo con avogado e mango e con i panini che abbiamo preparato con la collaborazione indiretta di Lucy!

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