SPIAGGE INFINITE
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Nonostante il cielo nuvoloso, la temperatura è molto alta, e quando il sole riesce a far capolino tra le nubi, si raggiungono i 40°C. Il vento, tuttavia, contribuisce ad attenuare la calura. Bisogna stare attenti, però: l'irraggiamento solare è micidiale e si deve fare grande uso di protezione per la pelle. Stavolta Vincenzo - memore delle "scottanti" esperienze degli anni passati, accetta di buon grado la crema protettiva e tutto fila liscio.
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Dopo pochi minuti di passeggiata siamo già soli: scoraggiati dal caldo, la maggior parte dei turisti resta al bordo delle piscine a bere birra gelata e caipirinha e non sanno che si perdono. Noi siamo orgogliosi anche di questo: siamo gli unici su una spiaggia sconfinata con da un lato l'oceano e dall'altro lagune e oasi di palme... «Ed è dolce naufragar in questo mare [di sabbia]»! |
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Camminiamo per oltre un'ora, piacevolmente soli con noi stessi. Ogni tanto transita velocemente qualche dune-buggy con dei turisti diretti alla laguna di Tatajuba, ma il momento più simpatico è l'incontro con gli abitanti della zona che, a cavallo o in bicicletta, passano accanto, sorridono e alzano il pollice dicendo: «Tudo bem!», che scopriamo è il saluto tipico del Brasile. Comunque, si tratta d'incontri fugaci: essenzialmente siamo soli col vento, la sabbia e il mare... Fino a quando scorgiamo in lontanaza del movimento... |
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