BRASILE 2008
6 - 30 luglio

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JERICOACOARA

A Jericoacoara alloggiamo presso la Pousada Cajú, che appartiene alla moglie brsiliana di Alberto. Questi si è auto-definito un "ex-fricchettone" degli anni ottanta, partito dall'Italia con pochi soldi in tasca e molto testosterone in corpo. Nonostante un paio di mogli e un paio di figli (almeno), è riuscito a sistemarsi: ora possiede una pousada e un ristorante, e del periodo fricchettone e rimasto il tatuaggio sul polpaccio e un atteggiamento libertino che lo ha recentemente portato a viaggiare da solo per due mesi in India.



Pão de queijo
Ananas, mango papaya... Yoghurt

Tortino di formaggio e cipolla
Il "mitico" dolcificante liquido: onnipresente!L'immancabile «lattuccio» di Vincenzo!

Alla Pousada Cajú ci troviamo molto bene. Ogni pousada include nel prezzo un'abbondante colazione, che in portoghese si chiama «café da manhã».
Il nostro... café è preparato da Lucy, una simpaticissima ragazza che tutte le mattine ci fa trovare un tavolo pieno di leccornie: torte dolci e salate (tra le quali deliziosa quella alla cipolla), cremoso yoghurt fresco appena preparato, succhi di frutta tra i più disparati e dai nomi sconosciuti, frutta dolcissima (dal mango alla papaya, dalle banane al melone), e soprattutto ciò che ci ha colpito di più: una specie di frittelline chiamate pão de queijo, letteralmente "pan di formaggio" ma che col formaggio non sembravano aver niente a che fare: buonissime!

La Pousada Cajú ha sicuramente il giardino più bello di tutta Jericoacoara. La parola "Cajú" significa "anacardo", ed è pienamente giustificata dalla presenza di un paio d'imponenti alberi di cajú che forniscono una piacevole - e a volte indispensabile - ombra agli ospiti della pousada.
Alberto ci ha descritto orgogliosamente la piscina della Pousada Cajú come una delle più grandi di Jeri. Per questo mi aspettavo una piscina olimpionica, invece ci troviamo di fronte a una vasca da bagno un po' cresciuta... poco importa: con l'oceano dietro l'angolo a chi può venir voglia di tuffarsi in piscina?

Ciascuno dei nove bungalow che compongono la pousada ha il proprio portico con l'immancabile amaca che in tutto il Brasile è estremamente diffusa. In realtà, il dondolìo dell'amaca è estremamente rilassante, e permette di godere la tranquiliità del giardino con farfalle variopinte e minuscoli colibrì.
Originariamente avevamo ipotizzato una permanenza a Jeri di 5 giorni. Il posto però è stupendo, pertanto decidiamo di prolungare il soggiorno di altri tre giorni, durante i quali ci accomodiamo in un altro bungalow della Pousada Cajú. L'imponente zanzariera che sovrasta il letto sembra presupporre chissà quali "mostri alati". In realtà, credo ci siano più zanzare nella stanza da letto di Vincenzo a Reggio Calabria che in tutta Jeri... Comunque, è bella: se non altro dà un tocco di esoticità alla vacanza!
Vincenzo è contento perchè la Pousada mette gratis a disposizione degli ospiti il collegamento internet. Quindi, tippi-tippi-tippi... la chiacchierata con Annamaria è assicurata!

Le strade di sabbia di Jericoacoara, e - in basso a sinistra - un angolino della piazza principale con uno dei tanti internet-café. A Jeri non c'è alcuna banca, nè c'è l'ufficio postale; la luce elettrica è arrivata appena dieci anni fa, e forse proprio per questo l'atmosfera dell'antico borgo di pescatori è ancora presente... Chissà per quanto tempo resisterà...

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