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KURANDA

In effetti arriviamo nel centro di Kuranda dopo pochi minuti, e ci ritroviamo in una paesino che ha ormai perso buona parte del fascno dell'antico borgo di minatori. Oggi è la tipica località turistica piena di negozietti di souvenir e di ristorantini... A me piace lo stesso. Con Vincenzo, però, dedichiamo solo una fugace visita alla strada principale dello shopping, e, senza averlo preventivato, veniamo attratti dal sentiero che conduce nel cuore della foresta. Così,...

... saltiamo persino quela che è l'attrazione principale di Kuranda, cioè la «Butterfly factory» (un allevamento di farfalle: abbiamo visto quello di Sentosa a Singpaore), e usciamo dal centro urbano in direzione del fitto della boscaglia.

Be', ci siamo perso l'allevamento di farfalle, ma troviamo un'altra singolare fattoria che si prende cura di tanti simpatici... pipistrelli giganti!
La tizia che li alleva ha con loro un rapporto veramente amorevole: li conosce uno per uno e ha dato loro dei nomi del tipo: «Samantha», «Divine», «Ursula»,... In effetti sembra quasi il cast di un film-porno. Comunque, i simpatici (!) pipistrelli effettivamente rispondono quando la loro allevatrice li chiama; le vanno incontro sapendo di ottenere in cambio un biscottino. La signora dice che sono più intelligenti dei cani. Chissà se sarà vero...

E' il momento di tuffarci per la prima volta nella foresta pluviale del Queensland; nei giorni successivi lo faremo ripetutamente, tuttavia oggi c'è l'emozione della prima volta.
Vincenzo prova a giocare a nascondino, pensando di essere diventato invisibile. Va riconosciuto che è dimagrito tantissimo, però è difficile mimetizzarsi dietro un tronco d'albero dal diametro di 20 centimetri... Se non hai ancora scoperto dove si è nascosto Vincenzo, passa col mouse sulla foto in basso a destra!

La nostra meta è il Barron Gorge National Park. Non ne so molto al riguardo, anche perchè non era previsto che vi andassimo, per cui ci lasciamo guidare dal piacere della scoperta.

In quest'angolo del parco gli alberi sono veramente alti, decisamente più imponenti di quelli visti in Amazzonia l'anno scorso. In particolare ci colpiscono le "felci reali", delle felci enormi che sono dei veri e propri alberi, più simili a una palma che all'esile arbusto che si trova nelle campagne siciliane.

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