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Il PARQUE NACIONAL "LOS CARDONES"
Oltre il valico, la strada comincia a scendere sul versante occidentale ed entra nel Parque Nacional Los Cardones. Qui il paesaggio è completamente diverso e lo sguardo non è più costretto negli spazi angusti di canyon e montagne che si sovrappongono; al contrario ci si trova in un'ampia vallata che si apre delicatamente con pendii molto più dolci e privi dell'asprezza che caratterizza il versante est che ci siamo appena lasciati alle spalle. Qui è il regno dei cactus. |
Juan Gabriel - Hasta que te conocí |
E' il primo ambiente dal forte impatto di questo viaggio (ne seguiranno parecchi altri). Il tutto viene reso particolarmente magico da Luís. Il nostro autista è un patito della musica a 360°. Possiede canzoni e melodie dell'intero panorama mondiale: oltre alla musica argentina declinata in tutte le sue sfumature (e sono tantissime!), Luís si vanta di avere registrato nelle sue chiavette migliaia e migliaia di canzoni che tira fuori in base alla nazionalità dei suoi passeggeri, ed è lieto di accontentare eventuali richieste di musica rock, rap, caraibica, ma anche araba, francese e persino indiana, cinese o vietnamita! |
La Recta del Tin Tin è un rettilineo che esisteva già in epoca precolombiana, dato che faceva parte del Camino del Inca, la rete di strade che collegava le varie parti dell'impero incaico. Nel suo tracciato originario questo rettilineo era lungo quasi 20 chilometri; qualche anno fa un'inondazione ha interrotto il percorso, costringendo a una piccola deviazione che ha ridotto di qualche chilometro la sua lunghezza complessiva. |
Il Parque Nacional "Los Cardones" è la tranquillità... fatta cactus! Tutto attorno a noi migliaia di lontani parenti dei fichidindia siciliani punteggiano l'altopiano in un silenzio totale: solo il vento caldo e poi nessun altro rumore. |
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