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SINGAPORE
L'aereo della Qatar Airways arriva puntualmente all'aeropoto Changi di Singapore, all'interno del quale percorriamo sicuramente più di un chilometro lungo gli interminabili corridoi prima di recuperare il bagaglio [foto a sinistra]. |
Mangiamo in un ristorante vegetariano indiano verso le 12:30 ma per il nostro organismo, stante la differenza di fuso orario, sono appena le 07:30 di mattina, per cui questo pasto è un incrocio tra una colazione e un pranzo. Il nome delle pietanze è pressocchè impronunciabile, ma poco importa: siamo ancora colpiti dalla forte emozione che ci ha procurato la visione del film «The best exotic Merigold Hotel» e, quindi, tutto ciò che si riferisce all'India ci affascina. |
Da Little India ci spostiamo a piedi verso la zona di Marina Bay. Impieghiamo circa 45 minuti camminando lentamente per goderci la città, scattare fotografie, vedere la gente nella sua attività quotidiana e, in particolare, notare i cambiamenti che sono intercorsi nel frattempo, cioè dalla nostra visita a Singapore di tre anni fa. La zona attorno a Bras Bash Road (dove ci sono molti hotel di lusso) non è cambiata affatto. Invece restiamo a bocca aperta nel vedere che il quartiere di Marina Bay, che nel 2009 era un cantiere con i lavori appena avviati, è già interamente finito: una serie di spettacolari grattacieli, musei e strutture architettoniche avveniristiche sono state completate in brevissimo tempo! Le tre torri-grattacielo nella foto sotto non esistevano; oggi sono un hotel di super-lusso che, per il momento, osserviamo da lontano, riservandoci di visitarlo al ritorno dall'Australia, quando avremo più tempo da dedicare a Singapore. |
Il Merlion, il leone-sirena che è un altro simbolo della città, è andato... in vacanza! La fine dei restauri è prevista per ottobre 2012, così nel frattempo è stato predisposto un «baby-Merlion» [sopra] per tutti i fan che non possono fare a meno di scattare una foto-ricordo. |
Le tre torri dell'hotel Marina Bay Sands. |
In serata andiamo all'aeroporto perchè è il momento della partenza per l'Australia. Nel 2009 prendemmo un taxi che costò circa 40$ ma allora pioveva a dirotto e non era il caso di avventurarsi per strada sotto un nubifragio tropicale. |
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