COOMBS

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Adesso vi racconto una di quelle storie che piacciono tanto agli Americani, e che ha riscosso anche molto successo a tavola quanto l'ho raccontata ad Antonino e Laura...
A poco meno di mezz'ora di macchina da Nanoose Bay, verso l'interno, c'è una località chiamata "Coombs". Non è un vero paesino; piuttosto si tratta di un gruppetto di negozietti sorti attorno all'attrattiva locale...

Parecchi anni fa, Coombs era un quadrivio formato dalla strada che corre lungo la costa e la strada che taglia Vancouver Island passando per l'interno in direzione di Tofino, sull'Oceano Pacifico.
Un quadrivio (è inevitabile!) determina quattro angoli. In ciascuno di questi quattro angoli c'era un localino ove i viaggiatori potevano fermarsi a mangiare qualcosa. Per chissà quale misteriosa legge della vita - che assegna maggior fortuna a uno e penalizza un altro - tre di questi ristorantini andavano molto bene: la clientela era numerosa e costante, garantendo un buon ritorno economico.
Il quarto locale, invece, stentava parecchio. Gli avventori erano sempre troppo pochi per permettere al proprietario un guadagno proporzionale all'impegno. Serviva un'idea, un qualcosa che potesse attirare la clientela... Ma cosa?

Il proprietario le provò tutte: uno scivolo e qualche giostrina per i più piccoli; un angolo-lettura per gli intellettuali, un paio di statue raffiguranti divinità buddiste (hai visto mai che Buddha si decidesse a metterci un po' di karma positivo - come direbbe Totò)... Ma niente:...

... gli affari continuavano ad andar male. Sempre più scoraggiato, il proprietario cominciò a mollare e il locale divenne sempre più malridotto al punto che sul tetto cominciò a crescere l'erba.
Una mattina, approfittando di un barile appoggiato al muro, una capretta balzò sul tetto, brucandovi l'erba ormai folta. Fu un successo!

La presenza dell'animale sul tetto cominciò a richiamare una folla sempre più numerosa, al punto che il proprietario decise di aggiungere qualche altra capra e di costruire un piccolo rifugio ove gli animali potessero riposare di notte. Ovviamente, tolse il barile per evitare che le caprette potessero scendere! Era nato il locale «The goat on the Roof».
Gli affari cominciarono ad andare benissimo e ben presto furono gli altri tre locali a essere in difficoltà, tanto che, nel giro di breve tempo, furono costretti a chiudere.

Ancora oggi, la presenza delle capre sul tetto è un'attrazione per grandi e piccini che vengono fino dalla lontana Victoria per trascorrere un pomeriggio in un ambiente distensivo, dove passeggiare nei boschi, visitare una "fattoria di farfalle", comprare un gelato Italian-style o acquistare cibo proveniente da tutte le parti del mondo in uno dei più forniti suoermercati mai visti.
Indimenticabile la morbidezza e il gusto di una pagnotta di pane-al-formaggio, cioè del pane con del formaggio nell'impasto!

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