Il rientro negli USA - RITZVILLE |
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Oggi torniamo negli Stati Uniti. Partiamo di buona mattina, dopo che Vincenzo ha fatto colazione col suo "lattuccio" comprato da Starbucks (con tanto di conversazione con la cameriera che cerca di attaccare bottone...). |
...ma la fila comincia un chilometro e mezzo prima della dogana. Procediamo a passo d'uomo, impiegando quasi 90 minuti prima di arrivare al controllo dei documenti che fila liscio come l'olio. |
In genere restare in fila per un'ora e mezza non piace a nessuno. Noi però non abbiamo fretta; ci siamo prefissati di fare un viaggio rilassante e così ne approfittiamo per goderci il panorama, anche perchè è la prima volta che attraversiamo un confine terrestre con la macchina e siamo un po' emozionati. |
Attraversato il confine puntiamo diritti verso sud lungo la I-5. Oltrepassiamo Everett (dove c'è la sede della Boeing visitata... "secoli fa"!) e anche Seattle, dove deviamo verso est lungo la I-90 in direzione dell'Idaho. |
...ci trasmette visioni incantate e strani miraggi, come quello di tre gemelli che cavalcano le onde del Columbia River! |
Ci fermiamo per una breve sosta in un'area di sosta subito oltre il Columbia River. Fa molto caldo (finalmente!). Da questo momento l'autostrada comincia a salire per qualche miglio, per poi diventare un lunghissimo rettilineo che attraversa tutta la parte orientale dello stato di Washington. In pratica dal miglio 149 al miglio 220 non c'è la minima curva. |
E' già pomeriggio inoltrato quando ci fermiamo soddisfatti. Ormai manca circa un'ora per raggiungere l'Idaho; il più è stato fatto. Cerchiamo, dunque, un posto dove trascorrere la notte e nella minuscola citadina di Ritzville troviamo un Best Western che fa per noi. |
A cena andiamo in un caratteristico ristorante della provincia americana. E' un ambiente di cow-boy e coltivatori; mi piace vedere gli uomini indossare il tipico cappello alla John Wayne e sentire la gente parlare con un accento diverso. |
La mattina dopo dormiamo un po' più a lungo del solito. Dopo il lungo spostamento di ieri, oggi dobbiamo fare un tragitto molto più breve. Indugiamo in camera un po' di più, qundi, e finiamo col... perdere la colazione! Questo è un albergo scelto soprattutto da viaggiatori di passaggio che, di solito, partono presto all'alba. La colazione, quindi, andava fatta entro le 9:30! Le mie lamentele alla reception non fruttano granchè: giusto una mela ciascuno... Pazienza: vorrà dire che Vincenzo avrà un altro "lattuccio" dell'onnipresente Starbucks! |
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