SEATTLE
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Dopo la curiosa esperienza al mercato del pesce, torniamo verso l'hotel, attraversando il centro e notiamo... un'insolita atmosfera "effervescente": improvvisamente la sonacchiosa domenica mattina di Seattle è scomparsa, lasciando il posto a qualcosa che non capiamo subito. Le strade sono transennate e la gente affluisce come per assistere a uno spettacolo del quale non conosciamo ancora la natura, anche se.. cominciamo ad avere qualche sospetto... Domandiamo... |
...Ma è il gay pride!!! Adesso ci spieghiamo il motivo della bandiera-arcobaleno sul Needle. |
Restiamo veramente a bocca aperta nel notare l'estremo grado di civiltà degli americani di fronte al gay pride, che qui viene percepito come un evento sociale esattamente alla stregua di una partita di calcio o un concerto di musica... |
«I wanna be a part of it...» cantava Liza Minnelli, riferendosi all'atmosfera elettrizzante di New York. Be', l'espressione può benissimo essere estesa all'atmosfera che ci circonda: tutti fanno a gara per ottenere un posto in prima fila, in attesa della parata che percorrerà tutta la 4ª strada, mentre le drag-queen allietano il pubblico con le loro battute piccanti. |
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Noi troviamo posto in un incrocio in modo da avere un'ampia visuale. Tutti attendono la sfilata, ma va detto che nel frattempo non ci si annoia per niente perchè già solo il guardarsi attorno è uno spettacolo. |
In effetti, non si tratta di "centauri" ma di... "centaure", sbarcate dal pianeta "Lesbo" e venute... da cielo in terra a miracol mostrare! |
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