Trinidad si trova sulla costa sud di Cuba, e vi restiamo in tutto tre giorni; poi partiamo per l'ultima tappa della nostra esperienza cubana che ci porterà nuovamente sulla costa settentrionale: Cayo Santa María.
Il trasferimento non è lunghissimo (poco più di 300 km) ma il tragitto è alquanto impegnativo perchè si deve attraversare da sud a nord tutta l'isola, passando per la zona più rurale e lontana dai circuiti turistici. In questo contesto lontano dalla civiltà, la strada non è particolarmente ben tenuta. In particolare, io e Steven ci informiamo sull'itinerario più opportuno da seguire; Yeniel ci consiglia di percorrere una via che non è un'autostrada ma che è molto più corta. Ci mette anche in guardia, però, che dovremo superare un paio di chilometri alquanto difficili perchè non asfaltati. In effetti, il "paio di chilometri" non asfaltati si dimostrano parecchio più lunghi e alla fine saranno almeno una decina, che percorreremo in prima, col motore e i freni messi a dura prova da un succedersi di salite e discese ripidissime, buche e tratti di sterrato. Steven è stato bravo a guidare, mentre abbiamo superato un paio di macchine e un autobus fermi in panne a bordo-strada per avarie dovute sicuramente alla strada micidiale.
Ma alla fine, giungiamo a Santa Clara e da lì imbocchiamo una strada costruita sul mare che, di fatto, è un unico lunghissimo ponte di una quarantina di chilometri che, come un nastro, "salta" di cayo in cayo in quello che è l'Arcipelgo "de los Reyes", nel quale si trova Cayo Santa María,
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