|
Menu principale |
|
LOS ANGELES: Fernwood Ave - Silver Lake (1/2)
La nostra conquista del west, iniziata nel 2006 col viaggio in Colorado, Utah e Arizona, prosegue quest'anno in California, l'ideale punto d'arrivo dei pionieri che attraversano tutti gli Stati Uniti da est a ovest, all'inseguimento dell'American dream! |
Per quanto più comodo delle altre volte, il viaggio è comunque lungo. Arriviamo a Los Angeles un po' stanchi e non vediamo l'ora di giungere a destinazione: Hollywood. |
Uli. |
Tamra. |
Tamra, Vincenzo e Yvonne. |
Finalmente a casa! E che casa! Uli e Gabrielle - due artisti di origini tedesche - vivono in un posto alquanto singolare. Non esistono vere e proprie stanze, ma l'interno è una sorta di unico ambiente pieno di oggettini etnici (soprattutto d'origine indiana) e di mobili o quadri realizzati da Uli. Non ci sono porte, ma spesse tende navajo; persino le pareti del bagno sono costituite da vetrate timidamente schermate da tende sottili. |
La camera da letto ricorda un po' la soffitta di Pippo e ci si può trovare di tutto: dalle sempre affascinanti biglie di vetro a un trattato sulle arti magiche degli Apache. Ovunque c'è la svastica, e il fatto che i padroni di casa siano tedeschi è un po' inquietante. Tuttavia, le conversazioni con Uli evidenziano una natura alquanto liberal e incline alle dottrine orientali, per cui ritengo che la croce uncinata più che un richiamo al nazismo voglia essere un simbolo induista.
L'esterno della casa è altrettanto sconcertante: siamo a Hollywood, e si potrebbe pensare a un ambiente metropolitano caotico e rumoroso. Non è così: la casa è circondata da una folta vegetazione che la nasconde alla vista di chi transita dalla strada, peraltro molto tranquilla. Inoltre, tra palme, bambù, limoni e bouganvillee, l'atmosfera è resa ancora più magica da tempietti scintoisti o da fontanelle canterine. |
Di notte, poi, c'è una pace assoluta. Gli unici rumori sono quelli dei simpatici animaletti che popolano questa zona piena di verde, tra i quali ci sono i procioni. Ogni notte ne abbiamo sentito camminare uno sul tetto, e una sera, prendendo una tisana a casa di Tamra, lo abbiamo anche visto, con gli occhietti furfantelli e simpaticissimi. Poi una sera - in un momento di particolare silenzio, dopo essere andati a letto da una mezz'ora - si sente una vocina nel buio: "Lino?" |
Menu principale |
|