CALIFORNIA
USA
15 luglio - 7 agosto 2014

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The EXPLORATORIUM

Al confine tra la zona della marina e il parco del «Presidio» c'è un posto veramente bello: è il Palazzo delle Belle Arti, costruito ai primi del '900 in stile neo-classico per ricreare l'atmosfera malinconica di una rovina romana.

L'obiettivo è stato raggiunto in pieno: sia per il cielo perennemente nebbioso, sia per lo scarso numero di persone, sia per il silenzio, l'atmosfera è decisamente malinconica, e sembra che da un momento all'altro si debba incontrare Lord Byron con in mano un libro di poesie del romanticismo inglese.

C'è un'enorme struttura ottogonale col tetto a cupola alla quale si accede da un colonnato con colonne in stile corinzio. In cima (visbili nella foto sotto) ci sono delle pseudo-cariatidi ("pseudo" perchè non sostengono niente, ma stanno semplicemente... lassù!) che volgono le spalle a chi le osserva: sono troppo impegnate ad ammirare la bellezza dell'arte perchè possano curarsi di noi che passiamo di lì!

In un edificio accanto al Palazzo delle belle Arti, c'è l'«Exploratorium». un museo dedicato alle scienze, dalla fisica alla biologia dove entriamo verso mezzogiorno, restandoci per tutto il pomeriggio! Bellissima esperienza!
In una prima sezione di questa mostra interattiva si parla della luce: di quali siano i colori nei quali può essere diviso un fascio luminoso e di come la vista ci inganni e ci influenzi: berreste mai da una fontanella installata su un WC?
Con un esperimento, si vuole poi dimostrare come la nostra mente si lasci fortemente suggestionare da ciò che vedono gli occhi, finendo col prendere decisioni che non avrebbero ragion d'essere. E' il caso della fontanella di acqua potabile strutturata come un WC! Un cartello precisa che il gabinetto non è mai stato usato come tale in precedenza, e che, quindi, può essere tranquillamente usato per bere. Pochissimi però sono disposti a farlo!

Ma una delle illusioni ottiche più incredibili è quella di che si crea in questa stanza costruita secondo una prospettiva particolare: visto da una finestra esterna, l'interno appare normale; poi, però, se si entra, si vede che l'ambiente, sul lato sinistro, è più piccolo di come appaia. Se, invece, ci si sposta sul lato destro, avviene l'opposto, e l'ambiente sembra più grande. Se ci fosse una persona adulta sul lato destro della foto con Vincenzo, essa apparirebbe molto più piccola di Cucciolo!
Ciò è dovuto alla falsa prospettva: il tetto è inclinato e le mattonelle non sono tutte uguali, per cui non si creano linee parallele... Ma il nostro occhio non coglie questi dati!

L'«Exploratorium» è un museo molto fuori dal normale, perchè è "interattivo". A differenza di tutti gli altri musei, dove, per ovvi motivi, i vari oggetti in esposizione non si possono assolutamente toccare, e i vari padiglioni si attraversano tra mille divieti, qui all'«Exploratorium» si è caldamente invitati a "toccare" (!) i vari «exhibits», usandoli e studiando il loro funzionamento.

Un'illusione ottica: notate qualcosa di particolare in questa foto?

Soluzione un po' più sotto in questa pagina...

Le illusioni ottiche continuano persino nel bagno (stavolta quello vero) dell'«Exploratorium». Qui le piastrelle sono collocate in modo da apparire trasversali, mentre, invece, sono disposte in file perfettamente parallele.

Ecco la soluzione!

Un'altra clamorosa illusione ottica: le due fotografie (come si vede meglio sotto), se osservate capovolte, appaiono quasi simili, o con differenze poco percettibili. Se, però, si capovolgono contemporaneamente, si nota l'incredibile realtà:...
Il motivo dell'equivoco è dovuto al fatto che il cervello è abituato a cogliere i volti come un insieme unico, e non riesce a notare immediatamente l'insolita posizione della bocca che, anche quando si trova nella posizione iniziale capovolta, sembra ricreare comunque un sorriso - per quanto impossibile.

Un altro gioco di specchi, che inizialmente fa spaventare un po': s'inserisce una mano, e immediatamente sembra che dall'interno esca la mano di qualcun altro... Ma è la tua capovolta!

L'«Exploratorium» è, dunque, un piacevole modo d'imparare la fisica, e, come a scuola, non può mancare la campanella! Suona alle 5 del pomeriggio e tutti escono, tranne un gruppetto di "raccomandati" (tra cui noi!) che restano per l'emozionante aventura del «Tactile Dome». Difficile da spiegare, si tratta di un labirinto iper-claustrofobico che si sviluppa come un budellino che va su e giù all'interno di una sfera completamente al buio! tramite il tatto, bisogna trovare la strada.
Vincenzo è preoccupatissimo, dato che lui notoriamente è contrario alle acrobazie. In effetti, percorrere l'intero tragitto al buio non è semplicissimo: alcuni passaggi sono strettissimi, a volte si cammina culetto-culetto, altre volte si scivola lungo assi inclinati,... Insomma: divertente, sia per l'esperienza in sè, sia per gli ormai celebri pasquinamenti di Vincenzo, puntuali in circostanze simili!

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