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SINGAPORE

Il «Merlion» è un acronimo che sintetizza i termini inglesi mermaid (=sirena) e lion (=leone). Si tratta di un'enorme statua posta quasi alla foce del Singapore River e che è forse l'icona più fotografata della città.

Del resto "Singapore" significa proprio «la città del leone».

Di fronte il Merlion, sull'altra riva del fiume, c'è il teatro nazionale, che è un edificio veramente spettacolare. Il tetto è a forma di «durian», un tipico frutto che non abbiamoa assaggiato e che, a detta di tutti, è delizioso, ma ha anche la caratteristica di essere ricoperto da una scorza estremamente puzzolente, tanto che - ecco un altro divieto di Singapore - è vietato portarlo sugli autobus o in metropolitana!


Un tempio buddista in Philip Street: non è riportato sulla mappa e, quindi, non ne conosciamo il nome; tuttavia sembra particolarmente pacifico e tranquillo, una vera e propria oasi di serenità, circondata dai frenetici grattacieli del Ditretto Finanziario.
In basso a sinistra, un ragazzo scrive un suo desiderio su un foglio di carta che poi brucia in un forno dalla forma singolare, affinchè possa essere letto in cielo...

Visitiamo l'«Asian Civilisations Museum» che è molto interessante. Attraverso gli oggetti in mostra viene raccontata la storia di Singapore, dalla vita degli immigrati cinesi che vivevano stipati in povere catapecchie, agli eventi dei nostri giorni. E' il caso di una paperella di plastica apparentemente banale: essa, però ha il "merito" di essere quella che ha vinto in una gara singolarissima nella quale 10000 paperelle sono state gettate nel fiume e lasciate scorrere via per una decona di chilometri... Viditi cuanti ni studìunu!

A sinistra: una campana di bronzo che viene dalla Cina.
A destra: statuette legate al culto buddista di origine thailandese.

Una divinità hindù (India) Un testo sacro budddista (Cina meridionale)


A sinistra: statuette che raffigurano gli spiriti degli antenati (Papua-Nuova Guinea). Ogni volta che moriva un componente del clan veniva realizzata la sua stautuetta che era aggiunta alle precedenti.
In alto: la porena di un'imbarcazione del corteo reale (Viet-Nam).legate al culto buddista di origine thailandese.


A sinistra: marionette usate dietro uno schermo per il "gioco delle ombre" cinesi.
In alto: uno dei due "guardiani delle porte", sempre presenti all'ingresso di un tempio buddista.

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