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PORT DOUGLAS

Dopo l'emozionante escursione a Cape Tribulation, il ritorno alla civiltà si chiama Port Douglas, una cittadina turistica una cinquantina di minuti a nord di Cairns.

A Port Douglas prendiamo alloggio in un appartamentino molto luminoso e piacevole nel residence Lyche Tree Resort, prenotato via internet. Finalmente, dopo la terribile nottata nella Daintree Forest per colpa dei pipistrelli della frutta che hanno bombardato il tetto del nostro bungalow, possiamo dormire tranquillamente.
Ormai la vacanza volge al termine, così decidiamoci di concederci qualche agio in più: stasera non cuciniamo ma andiamo al ristirante cinese qui all'angolo dove mangiamo la più buona won ton soup di sempre.

Port Douglas sorge su un promontorio pieno di verde all'estremità di una lunghissima spiaggia che prende il nome - proprio per la sua estensione - di Four Mile Beach.
In effetti non riusciamo a godere particolarmente di questa splendida spiaggia: tranne il primo giorno,...

... il cielo è quasi sempre cupo e grigio. Non è che piova molto, giusto qualche sporadica pioggerellina; tuttavia a tratti il vento diventa impetuoso e sulla spiaggia sventola la bandiera rossa che vieta l'ingresso in acqua per via dei cavalloni. E' l'inverno tropicale.

E' bassa stagione. Le strade di Port Douglas sono estremamente tranquille, ed è piacevole passeggiare alla scoperta di quartieri verdissimi e caratterizzati da casette architettonicamente molto belle.

Un caffè Lavazza... La giacca della nazionale italiana... Ci manca solo che tiriamo fuori dalla tasca un pacco di spaghetti e un barattolo di pelati...
Ma l'italica divagazione è solo una parentesi: infatti, torniamo subito a immergerci nella realtà australiana di Port Douglas, cioè una cittadina dominata da una gioventù scanzonata e easy-going come...

...i vari artisti di strada che, sacco a pelo e chitarra al collo, fanno sosta qui in attesa di ripartire per la tappa successiva in quello che per molti è un vero e proprio stile di vita girovago: un continuo tour dell'Australia, senza una meta fissa, nè un programma specifico.

Mentre siamo al supermercato in cerca del pane ai cereali e dello tzatziki assistiamo a una scenetta davvero singolare: improvvisamente vediamo un ragazzo dimenarsi, strofinandosi le spalle e poi la testa come per scacciare qualcosa... Io e Vincenzo lo guardiamo incuriositi; il tizio a un certo punto comincia persino a spogliarsi: si toglie la maglietta, la guarda, non trova niente e ricomincia a strofinarsi la testa... Poi sconcertato, chiede a Vincenzo se riesce a vedere addosso a lui un ragno che - a suo dire - gli sarebbe caduto addosso nel momento in cui ha preso una bottiglia di coca-cola...
Del povero ragno nessuna traccia.

Siamo al mercatino domenicale di Port Douglas dove i venditori sono autorizzati a vendere esclusivamente prodotti made in Australia.
Tra le varie bancarelle, troviamo una simpatica cyclette: ci sali sopra, afferri una lunga canna da zucchero, la infili in un meccanismo che ruota in sincronia con i pedali della bici ed ecco che alla fine ottieni una dolce bevanda rinfrescante!

Sei un tipo spiritoso? Conosci una battuta simpatica magari su Berlusconi o Francesco Totti? Scrìvila sulla tua nuova BMW! In Australia si usa così...

Vi sembrano stranezze e "stravaganterie"? Be', non è niente rispetto a quanto state per vedere: continuate nella pagina seguente...

Continua il viaggio