MAMMOTH HOT SPRINGS

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Inoltre, spesso bisogna rallentare o addirittura fermarsi perchè l'avvistamento di qualche animale (cervo, lupo, orso, bisonte, alce,...) crea l'immancabile fila di turisti-curiosi. E' bello, però, notare come in occasione di questi "ingorghi" non protesti nessuno: del resto siamo tutti lì per ammirare gli animali!

Riprendiamo a viaggiare verso nord, superando i il bivio che porta all'ingresso orientale del parco. Domani è previsto il lungo trasferimento verso Denver, e credo che passeremo da qui.
Dopo Lake Village, la strada s'immette nella Hayden Valley, una vasta pianura che è il regno dei bisonti. La prima parte della valle è ancora boscosa, e incontriamo un bisonte solitario...
La strada ora costeggia lo Yellowstone River. Non ci sono molte manifestazioni geotermali qui, tranne il Mud Volcano (il "vulcano di fango") e il Sulphur Caldron.
Il primo è una struttura argillosa costituta da due laghetti di fanghiglia bollente posti su due livelli diversi e collegati da una faglia sotterranea.
Il secondo è un anfratto nella roccia che emette vapore sulfureo ed è in continua ebollizione; per questo viene anche chiamato «Gola del Diavolo».

Ancora qualche chilometro e la Haiden Valley si apre in uno spazio sconfinato come solo il west americano sa fare. Qui il fiume Yellowstone attraversa una vasta prateria, che è l'habitat perfetto delle mandrie di bisonti. Questi animali imponenti abbondano nel parco, ma stranamente in quello che dovrebbe essere il loro ambiente preferito non ne vediamo neanche uno.
In lontananza scorgiamo solo un puntino nero; a occhio nudo non sappiamo capire di quale animale si tratti. Poi un turista col binocolo ci dice che è un orso. Peccato che sia così lontano. Invece, di lì a poco...

...troviamo la solita improvvisa coda di macchina. C'è più folla del solito, il che vuol dire che ci dev'essere qualcosa di realmente interessante. Infatti, si tratta di un orso! Finalmente! Era ora che ne incontrassimo uno!
In realtà si tratta di un'orsa con i suoi due cuccioli. Sono dei grizzly, la razza più pericolosa. Per giunta, il fatto che ci siano dei piccoli rende la mamma ancora più aggressiva.
Fortunatamente, però, la famigliola si trova parecchio in alto sulla collina. Riesco a scattare una foto dal cannocchiale che i ranger hanno prontamente collocato a bordo strada, e, per quanto sia mossa e sfocata, ne sono orgoglioso!

Oltre Canyon Village la strada è una continua salita che ci porta al Dunraven Pass vicino a quota tremila metri. Valicato il passo comincia un'interminabile discesa che mette a dura prova i freni. In Italia, con una simile condizione di guida, si procede con "una marcia adeguatamente bassa",... ma come si fa se la macchina ha il cambio automatico???

Fortunatamente l'avvistamento di un altro orso ci offre l'occasione di una nuova sosta, stavolta provvidenziale per far riposare e raffreddare i nostri freni. Non è un grizzly, ma un orso bruno alla ricerca di bacche nel sottobosco. Prima abbiamo incontrato Yoghy, ora è la volta di Bubu!

Nel tardo pomeriggio giungiamo finalmente a Mammoth Hot Spring. Ci troviamo all'estremo nord del parco e abbiamo prenotato una camera al Mammoth Hot Springs Hotel.
Siamo in un albergo storico: fu, infatti, costruito nel 1883, anche se successivamente è stato ristrutturato e modificato; l'attuale forma è del 1937.
椀 猀漀渀漀 愀氀琀攀爀渀愀琀
La sera, al ristorante, Vincenzo ordina una trota impanata con contorni vari e la sua scelta è azzeccata. Io, invece, ordino del tonno al sesamo e mi arriva una fette di tonno... "cruda"! "Cruda" non vuol dire "poco cotta, ma letteralmente "cruda". In pratica si tratta di una ricetta giapponese, e si sa, in Giappone il principio del sushi è di casa... Pazienza: pago un conto da quasi 50 dollari per la cena peggiore della vacanza!
Torniamo in hotel. Pure qui il pernottamento è caro, ma anche in qesto caso non ci sono alternative. Per giunta in camera non c'è nemmeno il bagno, ma solo un lavandino che piacevolmente mi ricorda la pensione di Zia Ada a Palermo.
Per andare in bagno bisogna usufruire dei servizi in comune che ci sono in ciascun piano. Fortunatamente sono molto puliti, ed è qui che... si avvera il messaggio del "biscottino della fortuna" che Vincenzo aveva trovato al ristorante cinese di West Yellowstone! In bagno Cucciolo incontra un "tappetto muscoloso" e narciso che bilancia una statura degna del più classico maliditta a curtizza con un fisico da atleta. Il tizio, consapevole dell'avvenenza del suo corpo, se ne va in giro con solo l'asciugamano alla cintola...

Mammoth Hot Springs è un'area nella quale millenni di emissione di acqua calcarea ad alta temperatura ha creato una collina di depositi di carbonato di calcio. E' il più grande accumulo di CaCO2 del mondo. Si calcola che ogni giorno continuino a depositarsene in soluzione oltre due tonnellate.
Siamo a quasi cento chilometri dal Geyser Basin, cioè dalla caldera magamtica principale di Yellowstone, però si ritiene che l'energia termica che riscalda l'acqua a Mammoth Hot Springs provenga dallo stesso bacino che crea i geyser molto più a sud.

La presenza del carbonato di calcio determina il colore candido della roccia. Sullo sfondo bianco, però, proliferano i soliti batteri termofili che creano strisce dal colore arancione, rossastro o marrone.

Ammiriamo il paesaggio attorno alle sorgenti e poi scendiamo all'hotel; è giunto il momento della partenza. Oggi ci attende il lungo trasferimento in direzione di Denver dove tra due giorni prenderemo l'aereo per tornare in Italia.
漀氀琀漀 瘀攀氀漀挀攀洀攀渀琀攀⸀㰀戀爀㸀ഀഀ Così, finiamo con lo scegliere la soluzione iniziamente considerata meno probabile...

Consultandomi con una manager del Mammoth Hot Springs Hotel, mi convinco che la via più veloce è... partire verso nord, cioè in direzione diametralmente opposta rispetto alla nostra destinazione! In effetti si allunga un po', però il tempo di percorrenza dovrebbe essere più breve perchè la maggior parte del tragitto sarà effettuato lungo le veloci interstate americane.

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