POMPEI

Andiamo a zonzo per le strade di Pompei. In effetti, abbiamo una guida di eccezione: che ci fa accedere a luoghi che sono interdetti alla plebe, cioè alla massa di turisti. Per motivi di «respectatio» (la privacy dei romani) non possiamo riferire il suo nome, ma noi lo chiameremo "Vergilius"... Più "guida" di così!


Uno dei posti più suggestivi che Vergilius ci fa visitare è una stalla ove dei cavalli (presumibilmente addetti al trasporto di grano verso l'annesso panificio) sono rimasti intrappolati.
La sensazione è già forte di per sè, ed è bello sapere che siamo in pochi ad aver visto questi reperti, non ancora inseriti nel circuito turistico ufficiale!

Proseguiamo tra calchi di corpi rimasti intrappolati sotto la pioggia di cenere e satiri danzanti.
A proposito di satiri, a Pompei ci dovevano essere in giro parecchi sporcaccioni: gli affari nel quartiere a luci rosse andavano a gonfie vele, con tanto di "segnaletica orizzontale" in bassorilievo sul basalto;...


..il battoige ai bagni pubblici ove rimorchiare e...

...qualcuno che aveva una grande opinione di sè!

Eh, sì! Ci dovevano essere proprio tanti «altarini» da scoprire!!! Altro che lares familiares! Una foto a Vincenzo con l'altarino di turno ci vuole proprio!

Prosegui