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DHIFFUSHI - L'ISOLA DEI PESCATORI
La nostra vacanza ad Asdu è stata veramente di tutto relax. In otto giorni abbiamo lasciato l'isoletta soltanto una volta, ed è stato per effettuare un'escursione a Dhiffushi l'«isola dei pescatori» che si trova oltre la laguna a venti minuti circa di barca. |
Le Maldive sono uno stato musulmano. I locali sono tenuti il più possibile separati dai turisti; negli eventuali momenti di contatto - come, appunto, si verifica durante le escursioni - i vacanzieri devono uniformarsi alle leggi e alle usanze del luogo (e mi sembra anche giusto). Per questo motivo indosso i pantaloni lunghi, ma l'importante è che la copertura sia almeno sotto il ginocchio. Le donne devono coprire le spalle. |
Siamo in pieno Oceano Indiano; le terre emerse più vicine sonol'India e lo Sri Lanka a oltre 800 km di distanza. Eppure la superficie del mare è piatta e senza la minima increspatura. Veramente un pomeriggio da sogno! |
Poco prima di entrare nella laguna antistante Dhiffushi, incrociamo un «dhoni», cioè una tipica imbarcazione di pescatori maldiviani. |
Un canale non molto ampio separa l'isola di Dhiffushi dall'isola di Meeru, dove sorge un resort di alto livello. Lì si paga parecchio di più rispetto all'accettabile tariffa di Asdu, soprattutto negli overwater bungalows, che hanno anche l'idromassaggio e il pavimento di vetro attraverso il quale si vedono i pesci nella sottostante barriera corallina. E noi neanche l'acqua calda! Lo so che suona un po' come la storia della-volpe-e-l'uva, però... almeno noi assaporiamo il vero spirito maldiviano! [?] |
Poco prima di sbarcare a Dhiffushi, scorgiamo una spiaggetta dove i locali stanno facendo il bagno: sono soprattutto donne e bambini e... inredibile!... Le donne vestono col velo e/o i pantaloni anche quando entrano in acqua! |
Il molo di Dhiffushi e il minareto in lontananza. |
Alle Maldive ci saranno le elezioni: vediamo due manifesti elettorali e... toh: i maldiviani possono esprimere la preferenza! |
Una foto... "rubata". A Dhiffushi si è rapidamente sparsa la voce dello "sbarco" di un gruppetto di turisti (noi!). Subito i negozietti di souvenir aprono i battenti e lungo a stradina polverosa e alquanto sporca spuntano dei tavolinetti con dei bambini che vendono conchiglie, sotto lo sguardo delle madri. La ritrosia di una di queste a farsi fotografare è sconcertante: non posso non fotografarla! Ovviamente cercop di non farmi scorgere: faccio finta d'inquadrare il banchetto dove il figlio ha messo in bella mostra le sue conchigliette, ma in realtà - sia pure ala cieca - provo a inquadrare la donna. |
La moschea di Dhiffushi. |
La lavorazione del pesce direttamente sui pescherecci al porticciolo di Dhiffushi. |
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Vincenzo con in braccio la piccola Zaira; un po' più ditro la coppia di spagnoli. |
In un tramonto multicolore e carico di energia, ci attardiamo sul molo (sul jetty, come lo chiamano qui) di Asdu a commentare le emozioni della giornata. E mentre Vincenzo e Fede si confrontano sulle rispettive esperienze dei viaggi passati... [«Quanto ce piace de chiacchiera'!»]... un pesce-Napoleone fa la ronda sornione tra i coralli in prossimità del molo. |
In attesa della cena, mi avventuro in una partita di... «tennis-pong» (!) col piccolo Aphram. |
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