La foto simbolo di Salina: il laghetto di Lingua, all'estremità sud-orientale dell'isola, per secoli sfruttato come "salina". Oggi il vecchio faro contribuisce a mantenere antiche atmosfere. |
Un altro simbolo di Salina: il fiore del cappero, la pianta aromatica, regina della cucina eoliana, che riesce a crescere e svilupparsi anche nei terreni riarsi e infuocati dell'arcipelago. |
Il paese di S.Marina Salina, visto dall'estremità del porto, tutto l'anno meta di numerosi aliscafi, navi e imbarcazioni private. |
Il moderno porto turistico di Salina, uno dei più attrezzati del basso Tirreno. |
Il monte Porri (m.860) è il secondo vulcano spento di Salina, diviso dal cratere principale di Fossa delle Felci da un avvallamento ove sorge il santuario della Madonna del Terzito. |
Non solo mare a Salina: basta inerpicarsi per i tanti sentieri che si sviluppano sui crinali per ammirare lo spettacolare trionfo della natura eoliana. Nella foto, l'abitato di S.Marina Salina visto dal versante nord con Lipari sullo sfondo. |
L'isola di Salina si divide amministrativamente in tre comuni. Dopo S.Marina, ecco Malfa sul versante nord. |
E' forse uno dei luoghi più... "incantati" delle Eolie: la baia di Pollara formatasi nell'emiciclo di un vecchio cratere vulcanico sprofondato per metà nel mare. Pollara (all'estremità nord-ovest) è stata resa famosa dal film "Il Postino" con Massimo Troisi. |
Pollara è un antichissimo e minuscolo borgo di pescatori. Particolarmente affascinanti sono le casette scavate direttamente nella scogliera all'estremità della baia. |
I tramonti eoliani trasmettono infinite sensazioni a chi sa "acoltare" col cuore. Nella foto, Salina vista da Lipari. |
Fotografia aerea del laghetto di Lingua, all'estremità sud-orientale di Salina. |